Per
chi, come me, è cresciuto a pane e metallo dire Accept è
parlare del famigerato combo tedesco capitanato dal terribile Udo,
ma in questo caso stiamo recensendo una formazione nipponica che di
metal non ha proprio nulla, in quanto dedita ad un prog molto delicato
e sognante. Di questi Accept nipponici si sa davvero poco, il gruppo
è composto da un duo con l’ausilio di un cantante per
due brani, mentre la musica proposta è stata composta in un
arco temporale molto vario di oltre quindici anni, infatti il disco
non è molto omogeneo.
Al di la di tutte queste considerazioni, Silver Moon è un disco
incantevole, che non mancherà di piacere agli amanti del prog
più elegante. Ci sono varie influenze che si acoltano, si va
dai Pink Floyd ai Caravan fino ai Roxy Music e a certa New Wave molto
raffinata con alcuni tocchi molto orientali che ogni tanto fanno capolino.
Una varietà che può anche disorientare un ascoltatore
poco esperto, ma che da un grande senso di appagamento a chi dalla
musica chiede di più. Ogni canzone è un piccolo affresco
prog che merita di essere apprezzato, l’unica cosa che manca
davvero è la presenza di una band vera e propria, il sound
sarebbe stato più corposo e deciso, ma anche così ne
è uscito un bel disco, forse un po’ acerbo, ma anche
molto sincero.
La Vital Records solitamente è l’anticamera a lavori
più importanti e maturi accasati con etichette di caratura
internazionale, speriamo che sia anche il caso di questi interessanti
Accept. Da ascoltare! GB |