A discapito del nome di origini greche, Anthimos è un musicista
polacco che conosciamo in particolare per la sua lunga militanza negli
SBB, un gruppo di rock progressivo di grande spessore. Artista poliedrico,
suona diversi strumenti ed ha una formazione legata in particolare
al jazz, infatti il suo percorso solista si è diretto in questa
direzione.
Nel presente disco Apostolis suona chitarra e batteria ed è
accompagnato da alcuni artisti locali, un sax, le tastiere e un basso.
Parallel Worlds è composto da quattordici brani composti per
l’occasione. Per la maggiore si tratta di jazz strumentale,
ma non difettano incursioni nel rock. La formazione esprime delle
dinamiche vivaci con ottimi risultati d’insieme, ogni singolo
musicista ha una tecnica invidiabile, quello che forse manca è
di aver osato un po’ di più a livello di suoni e di sperimentazioni.
Spesso il disco si muove su territori conosciuti e anche quando affronta
commistioni col rock o con ritmiche dal sapore latin, non spinge mai
sull’acceleratore, preferendo un contesto rassicurante. Musica
ricca di gusto e di passione, ma che osa poco.
Eleganza e classe abbondano nella musica e nello stile di Anthimos
e dei suoi compagni, però avrei preferito se si fossero presi
qualche rischio. GB
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