Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI ASTRA
di Giancarlo Bolther


Partiamo subito dal nuovo album, com'è nato, tempi di realizzazione e scelte stilistiche?
Abbiamo cominciato a scrivere i brani quasi più di due anni fa cercando di curare ogni minimo particolare nonostante i mezzi che avevamo per registrare fossero pressoché ridicoli. Prima dell’uscita di “About me: through life and beyond”, avvenuta l’estate scorsa, abbiamo inciso due demo di prova e durante il corso delle registrazioni abbiamo spesso modificato le partiture per arrivare poi alla stesura definitiva dei brani.
I tempi di realizzazione sono stati frenati in parte dal cambio di batterista ma anche dall’aver suonato parecchio in giro per l’Italia, cosa che ha portato via tempo anche in sala prove.
Visti poi i nostri trascorsi musicali come cover band ufficiale italiana dei Dream Theater, attualmente il gruppo forse più imitato nell’ambito del metal progressive, ci siamo posti come obiettivo quello di creare un nostro stile basato sulle influenze musicali di ogni singolo elemento della band.

Avete fatto fatica a trovare una label per stamparlo?
Dopo le varie e classiche proposte da parte di alcune labels europee abbiamo scelto quella che sembrava a noi più congeniale optando così per la Burning Star, una piccola ma operosa etichetta indipendente con mezzi discreti e tanta voglia di lavorare.

Come avete proceduto alla composizione dei brani?
La composizione si è sempre basata su idee dei singoli elementi, sviluppando poi il tutto insieme in sala prove.
Le prime bozze (Hear my words e Resurrection) risalgono all’epoca in cui la line-up non era quella attuale. Per problemi avuti con il vecchio batterista abbiamo deciso di continuare, per la stesura dei pezzi, in formazione a quattro, dato che Titta è anche batterista.
Vista l’impossibilità di andare live, dopo vari provini abbiamo trovato l’unico coglione (scherziamo chiaramente, Filippo è simpatico e bravissimo, un asso con la batteria) disponibile a farsi 400 km per suonare con noi, anche se purtroppo si è unito alla band a composizione già avvenuta. In questo esatto momento è a Roma qui con noi per cominciare le pre-produzioni del disco che verrà. Abbiamo già in cantiere 5 pezzi e tutta la classe di Filippo sta venendo fuori.

Siete soddisfatti di come è venuto o c'è qualcosa che vorreste cambiare?
Succede sempre, dopo un milione di riascolti, di trovare quel particolare, quel difetto che ti fa pensare “cazzo, qui forse però….!!!!!”, specie se sei alla continua ricerca di quel passaggio che hai sempre nella mente ma che non riesci mai ad esprimere al meglio.
Con questo non vogliamo dire che il disco non ci rappresenta o non ci soddisfi, anzi!

E a livello di promozione come sta andando?
L’etichetta, anche se piccola, fa del suo meglio per valorizzare i suoi artisti, compresi noi. Purtroppo in Italia la Burning Star non riesce ad avere una distribuzione capillare, infatti ci siamo mossi anche noi durante le nostre numerose esibizioni live portando direttamente i cd sotto al palco.
Per quanto riguarda la promozione su webzines e magazines non ci possiamo lamentare anche per il buon lavoro che fa il nostro management ossia la Chiara Pellegrini Agency (www.myspace.com/chiarapellegriniagency).

C'è un messaggio particolare che volete lanciare coi testi dei brani?
Non direttamente. Essendo un concept, la storia ruota su vari eventi che accadono durante il corso della vita di un essere umano, dai suoi errori e dagli effetti che ne conseguono si può trarre un messaggio che può essere interpretato soggettivamente. Lasciamo al pubblico il compito di decodificarlo…

Come stanno andando i responsi di critica e pubblico?
Per ora conosciamo soltanto i responsi delle recensioni (ne abbiamo una trentina linkate al nostro sito web e sono tutte pressoché positive) ma soprattutto dei nostri fan che pur conoscendoci soltanto come cover band hanno comprato il disco quasi a scatola chiusa rimanendo completamente soddisfatti del lavoro e di questo andiamo molto fieri.

Avete ottenuto dei responsi anche dall'estero?
Soprattutto dall’estero! Ci sono pervenuti una miriade di commenti positivi, grazie anche ai quali recentemente abbiamo avuto la possibilità di partecipare in veste di headliners al festival della nostra etichettta ad Atene.Che accoglienza! I greci sono proprio nostri fratelli, essendo gli headliner abbiamo suonato per ultimi ,dopo 2 giorni di concerti di vario genere, ed oltre al pubblico calorosissimo avevamo i nostri compagni di etichetta , tutti i capi ed il padone del locale a fare headbanging, urlare e cantare. Un’esperienza fantastica! Credo prorio che torneremo in territorio ellenico.
Discorso a parte per quanto riguarda una performance MEMORABILE per noi e, per chi c’era (data sold-out) al Mean Machine a Sion (Svizzera francese) dove, preoccupati un po’ per la strana audience in maggioranza death-metallers, abbiamo invece trovato un’accoglienza straordinaria con un pubblico assatanato di musica che ci ha lasciato senza respiro richiamandoci sul palco per tre bis di seguito, chiudendo con una cover dei Pantera che ha scatenato un headbanging a dir poco INFERNALE.

Voi venite dal mondo delle tribute band, ma avete deciso di incidere un album di brani vostri, perché avete sentito il bisogno di fare musica vostra?
Per noi era arrivato il momento di intraprendere una via musicale del tutto nostra e distaccarci da un’ombra che non ci appartiene fino in fondo.
E’ chiaro che non rinneghiamo i nostri trascorsi come cover band ufficiale dei Dream Theater e durante i nostri live proponiamo ancora i pezzi del gruppo americano impegnandoci al massimo per accontentare i fan più attenti. D’altronde fa bene anche a noi riproporli al meglio, una sorta di allenamento da palestra, oltre che un divertimento.

C'è un certo dibattito sulle cover e tribute band, perché la critica solitamente le odia (tranne casi molto particolari e che solitamente riguardano gruppi estinti), ma a livello di pubblico sembrano funzionare molto bene, inoltre sono le uniche che riescono a suonare con regolarità nel nostro paese, voi cosa ne pensate di tutto questo?
Bella domanda! In effetti tutto questo interesse per le cover bands ha ucciso totalmente la musica originale.
Anche noi siamo “costretti” a fare una set-list con prevalenza di cover rispetto ai nostri brani. Per riuscire a promuovere l’album dobbiamo comunque sottostare al fatto che con la musica originale i vari gestori dei locali sono titubanti nel farti suonare quando si tratta di musica originale perché non riescono mai ad incassare quello che gli farebbe incassare una qualsiasi tribute band. Mettici anche che, altro problema non piccolo, c’è una miriade di gruppi che va a suonare quasi gratis, gruppi dalle dubbie qualità tecniche che però portano tanti amici… purtroppo spesso l’organizzatore guarda solo quanti “coperti” ci sono nel suo locale senza badare alla qualità dello spettacolo che gli si propone, che passa così in secondo piano.

Guardando al passato che bilancio fareste della vostra carriera di tribute band?
Buono, perché ci siamo potuti permettere di suonare in tutta Italia guadagnando una grossa fetta di afecionados (non viados eh eh eh).Ultimamente però ci siamo resi conto che suonare brani altrui a livelli di questo tipo è stata un’arma a doppio taglio: oltre all’essere sempre e continuamente messi a paragone col tributo da noi proposto per quattro anni filati, abbiamo avuto problemi di varia natura che si discostano dalla musica vera e propria. C’è chi ci ha addirittura accusato di suonare solo per soldi e non per passione, ma questa è un’altra storia.

Voi come vedete la situazione concerti oggi in Italia?
Mah, dal canto nostro non ci lamentiamo più di tanto. E’ chiaro che, come si evince dalla tua precedente domanda sulle cover bands, è diventato tutto più difficile, in modo particolare per il genere di musica che facciamo, però cerchiamo di essere presenti al meglio su tutto il territorio italiano e non.
Approfittiamo di questo spazio ed argomento per ricordare che saremo al PALAROCKNESS di Genzano (RM) insieme ai CORAM LETHE il 12 maggio, ed al GERONIMO’s PUB (Marino, ROMA) il 17 maggio.

Nell'album c'è Titta Tani come cantante, tra l'altro mi è piaciuta molto la sua interpretazione, volevo però sapere se è un membro effettivo del gruppo o se è più una special guest, visto che ha già numerosi impegni con altri gruppi?
Sono entrato con gli ASTRA in pianta stabile nel 2003, con qualche riserva nel caso mi si fossero incasinate le cose con gli altri gruppi ma alla fine, vedendo anche che tipo di lavoro si andava a svolgere, ho preferito prendere la decisione di essere “il cantante” fisso.
Sono dei ragazzi vogliosi di fare e di spaccare e quindi mi sono trovato benissimo e loro con me (VERO????? Sennò vi uccido!!!! Eh eh eh ).
Comunque continuo a collaborare con altri gruppi, visto che è il mio lavoro principale, come gli ICYCORE (www.icycore.com ) di livorno con cui ho registrato il loro prossimo album in veste di singer.
Bel lavoro, interessante ed i ragazzi sono veramente simpatici e disponibili come lo sono io a collaborare con chiunque cercasse un cantante o un batterista può scrivere al mio management info@chiarapellegriniagency.com .

Sempre a Titta volevo chiedere come sta andando coi Daemonia di Simonetti e perché non fanno mai uscire del materiale nuovo come gruppo, immagino che le idee non dovrebbero mancargli per fare ottimi dischi e penso che il pubblico li stia aspettando con ansia?
Eh eh sta andando bene, abbiamo finito di registrare proprio in questi giorni la song che accompagnerà i titoli di coda del nuovo film di DARIO ARGENTO che uscirà ad ottobre e che vedrà alla voce una specialissima guest conosciutissima dai tutti i fans del black metal di cui però non posso fare il nome per ovvie ragioni, e che sarà anche sul nostro album nuovo che vedrà la luce si spera, anche per gli impegni che abbiamo un po’ tutti noi, entro la fine dell’anno.
Andate a vedere il film e sentirete ;).

Cosa preparate come set list per i vostri concerti? Sarà un mix di brani vostri e cover o sarà tutto materiale vostro?
Per la stagione prossima stiamo pianificando il tutto, comunque è certo che saranno più i nostri pezzi a comporre la set-list, e non è detto che non proporremo cover alternative come già fatto in passato. In ogni caso, per avere informazioni complete sui nostri “spostamenti” e news collegatevi al nostro sito www.astraprog.com e su www.myspace.com/astraprog.
Per richiedere gli ASTRA come live band potete scrivere a info@chiarapellegriniagency.com.

Il mondo del progressive è sempre in fermento e nonostante tutto non è mai "morto", però gli appassionati del vecchio prog continuano a snobbare il prog metal e le nuove leve, perché secondo loro non c'è più stato niente di veramente nuovo, voi cosa ne pensate?
Mmmmm altra bella domanda!
Chiaramente i nostalgici del prog che sentono i KING CRIMSON, YES, GENTLE GIANT, GENESIS si trovano un po’ spaesati nell’ascolto dei vari SIEGES EVEN, VANDEN PLAS, DREAM THEATER, SYMPHONY X e compagnia bella.
Però se ti fai due conti il progressive moderno non è altro che la rilettura di quel prog che fu: i DREAM THEATER sono un intreccio di DIXIE DREGS, UK e RUSH, i SIEGES EVEN hanno dato alle stampe il loro ultimo disco che sembra in tributo ad HEMISPHERES dei RUSH (che adoriamo). A noi piace l’intreccio di metal e prog vecchio stampo, siamo dell’idea che bisogna essere open-mind sotto questo punto di vista, senza chiudersi nei cliché che identificano questo o quell’altro genere musicale.
“Octavarium” dei DT ne è un chiaro esempio, basti ascoltare la suite finale per sentire tutto quello che gli anni del prog (’70-’75) hanno insegnato ai Dream Theater stessi.

Altri pensano che oggi conti di più l'esibizione tecnica (e spesso i Dream Theater sono stati accusati di questo) rispetto alla composizione di buona musica, secondo voi c'è un fondo di verità in queste critiche?
Dipende.
Molti gruppi prog sono un’estremizzazione della tecnica allo stato puro, non badando poi al risultato finale che, secondo il nostro modesto parere, deve essere incentrato sì sulla tecnica, ma pensata e utilizzata come strumento al servizio dell’espressione artistico/musicale per proporre all’ascoltatore qualcosa di inebriante e carico di feeling, cosa che a volte i gruppi di oggi lasciano un po’ in disparte.
Come band metal progressive abbiamo incentrato il nostro fare musica in questo senso: nel nostro disco troverete sia dei tecnicismi ma soprattutto molta melodia in stile AOR in una cornice armonica secondo noi non banale.

Ultimamente il prog metal sembra un po' in affanno di idee e gli unici gruppi che sembrano fare qualcosa di nuovo sono i POS i Tool e pochi altri, secondo voi cosa serve per dare una scossa al genere?
Gli ASTRA!
Basta che ce ne sia data la possibilità ah ah ah ah
Scherzi a parte, forse bisognerebbe riscrivere il metal prog usando chiavi diverse di lettura. In altre parole, molti generi sono nati dalla fusione di stili di musica differenti. Per fare un esempio, i Sepultura nell’ambito thrash o gli Angra in quello power, hanno creato il giusto mix con i ritmi latino della loro terra d’origine creando così qualcosa di quasi unico. Potrebbe bastare anche soltanto unire le varie influenze musicali di singoli elementi per rendere una band Originale con la O maiuscola. Che sia metal prog o meno.

Quali sono i gruppi che generalmente vi hanno maggiormente influenzato?
Ti faccio un riassunto di quello che ognuno di noi ha portato come bagaglio personale durante la composizione dei nostri brani, e ti posso assicurare che ascoltando il disco le potrai sentire tutte più o meno indistintamente: Queen, Death, Devin Townsend, Toto, Europe, Journey, Mr. Big, Steve Vai, Freak Kitchen, Van Halen. Questi sono solo una goccia nel mare delle nostre influenze musicali potremmo stare qui a parlare delle ore.

Volete chiudere con un saluto finale.
Rinnovandovi l’invito a visitare il nostro sito www.astraprog.com e a lasciare un commento sul nostro blog su www.myspace.com/astraprog, speriamo di vedervi tutti in prima fila durante i nostri concerti. E magari imparate le nostri canzoni perché non sarebbe male sentirveli cantare da sotto il palco! Mi raccomando però i nostri, non quelli dei Dream Theater perché sarebbe troppo facile… C YA SOON!

GB

Web Site
Un altro ottimo sito per incontrarlo: http://www.myspace.com/astraprog

Google
Web www.rock-impressions.com


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