Dietro
il nome dei giapponesi Ausia si cela il progetto condiviso dal violinista
prodigio Akihisa Tsuboy (KBB, String Arguments), dal chitarrista funambolico
Source K. Adachi (Adachi Kiodai) e dal flautista Yukihiro Isso, tre
talenti mostruosi che strapazzano l'ascoltatore con i loro virtuosismi
esasperati.
Come avrete capito si tratta di una proposta molto particolare ed
elitaria, lontana anni luce dai canoni tipici del rock progressivo
e forse proprio per questo più interessante. I nove brani,
per lo più acustici, contenuti in questo cd spaziano da riferimenti
folk di matrice sia giapponese che di altri paesi ad altri squisitamente
classici e rinascimentali, ci sono improvvisazioni jazz e accenni
di musica medioevale, inoltre compare pure la cover di "Mother
Goose" dei Jethro Tull, ma nella maggior parte dei casi si avverte
la voglia di sperimentare e di improvvisare dei nostri che si muovono
con totale libertà espressiva.
Segnalare questo o quel brano è un esercizio superfluo se non
inutile, perché ci sono talmente tante cose che si possono
estrapolare dai solchi di questo cd che ognuno di noi può trovare
più di un motivo d'interesse. Certo che ascoltare questo lavoro
per qualcuno potrebbe risultare un tantino ostico, ma è un'esperienza
unica ed entrare fra i risvolti della musica degli Ausia può
risultare un'avventura entusiasmante. GB
Related Artists: KBB, Adachi Kioday, Strings Arguments |