Ho incontrato questa band inglese come supporto ai And You Will Know
Us By The Trail Of Death per la loro data italiana del 2022, concerto
strepitoso, ed ero rimasto molto colpito dalla loro carica e da un
sound tanto personale quanto ricco di riferimenti colti. Una sorta
di incrocio tra Bowie, T.Rex e gli Stooges del nuovo millennio. Loro
si definiscono garage punk ed in effetti la matrice di questa musica,
nata nei lontani anni ’60 è molto evidente, ma questi
musicisti sono giovani e danno una loro interpretazione del genere.
L’album è composto da undici brani caustici, costruiti
su ritmi coinvolgenti e una distorsione trascinante, si va da un moderno
rock ‘n’ roll a visioni lisergiche molto ruvide e un cantato
efficace, fino ad arrivare ad un decadente spleen, ma niente suona
come già sentito, non è un disco fatto da nostalgici
freakettoni, piuttosto è la naturale evoluzione di un percorso
artistico che si pone fuori da qualsiasi canale mainstream.
La vera rivoluzione rock è nelle mani di musicisti come loro,
giovani che osano percorrere strade nuove avendo i piedi piantati
in una tradizione che riesce ancora ad ispirare e che non mostra di
avere esaurito la sua carica eversiva. Il rock è morto (?)
ma se il rock avrà un futuro vorrei fosse questo. GB
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