Terzo full-length per il quintetto norvegese uscito appena un anno
dopo il precedente “Undeceived” e secondo dopo il passaggio
dalla piccola se pur importante Solid State Records (ricordiamo che
ha lanciato bands come Zao, Blindside, Demon Hunter e Project 86…)
alla Cenury Media.
I nostri da sempre hanno una molteplicità di influenze, dal
death-black al dark-doom, passando per un metal progressivo sempre
ultra tecnico, senza dimenticare qualche passaggio acustico, ed ottenendo
sempre un ottimo risultato.
Complessità ed ordine compositivo, continui cambi di tempo
ed aperture melodiche, sono le caratteristiche di Synergy, un album
davvero molto bello e vario. Possiamo ricordare in particolare “Grace
for succession”, “Psycopath”, “Emancipation”
per le interessanti e ben riuscite aperture melodiche anche se davvero
tutti i brani sono su altissimi livelli. La scalata degli Extol continua,
ancora una volta sono riusciti a migliorarsi grazie anche al reinserimento
del vecchio chitarrista e compositore, Ole Borud a discapito di Tor
Magne S.Glidje e ad inserirsi così ormai stabilmente nell’olimpo
dei grandi del death metal. MP
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