Ho conosciuto questa band grazie all’amicizia con Andrea Van
Cleef, un cantante e chitarrista originario della Valcamonica, terra
di gente tosta. Andrea è un rocker di talento che porta avanti
diversi progetti e devo dire che mi ha colpito la sua attitudine musicale.
Nel 2015 si è unito agli Humulus, che si sono formati nel 2009.
Della formazione originale sono rimasti Giorgio Bonacorsi al basso
e Massimiliano Boventi alla batteria. Un power trio che propone una
musica in bilico tra tensioni doom, stoner e psichedelia, possiamo
riconoscere anche elementi prog, e in alcuni passaggi mi hanno ricordato
gli Anekdoten, ma penso che un gruppo a cui si possono accostare sono
sicuramente i Motorpsycho.
Questo nuovo album contiene sei brani mediamente lunghi e abbastanza
diversi tra loro e se da un lato apprezzo la varietà compositiva,
dall’altro a colpirmi è l’intensità della
musica proposta. Riff possenti si alternano a cavalcate oniriche,
cambi di atmosfera con up and down costruiti con raffinata passione,
una ricerca sonora che lascia di stucco chi pensa che nel nostro paese
non si faccia del buon rock, ma che dico “buono”, dell’ottimo
rock. Infatti non è un caso che questa band sia più
considerata all’estero che non in patria.
The Deep è un disco da ascoltare tutto d’un fiato, lasciandosi
trasportare dall’ondata di emozioni che trasmette, se poi avete
occasione non perdetevi la band dal vivo, sono ancora più coinvolgenti.
GB
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