Il
panorama italiano di Progressive Metal è ben rappresentato
da band famose come Labyrinth, Time Machine, Eldricth ed altre, ma
ascoltando questi Hyaena ho la sensazione di essermi perso qualcosa
di grande. Infatti ammetto la mia ignoranza in campo, questa band
degli anni 80/90 è a me sconosciuta e mi rendo perfettamente
conto di essermi perso qualcosa di veramente bello. Ma non sono il
solo, il pubblico e gli addetti ai lavori hanno fatto lo stesso mio
madornale errore.
Per fortuna questo “Tha Best” ci apre gli occhi e ci fa
conoscere una band dedita ad una musica totale, non solo Metal.
Basta ascoltare “Virtual Works (part 2)” per capire l’operato
di questi ragazzi. La carriera discografica delle “iene”
è completata da quattro dischi più questa raccolta.
Si comincia nel 1987 con “Metamorphosis”, poi nel 1991
con “Grey Sky” (EP), “The Ground The Light The Sound”
1992 e “Scene” del 1995. La band è in possesso
non solo di una buona tecnica strumentale, ma ha anche uno spiccato
gusto per il songwriting. Mai ripetitivi, quasi sempre strumentali,
si cimentano in passaggi tecnici di buona fattura e sempre attenti
al gusto per la melodia. Ottimo il lavoro di Gabriele Bellini alla
chitarra. Solo due i pezzi vocali, cantati da Marco Forte, la cover
stupenda de “L’isola Di Niente” della PFM ed “Ecstasy”.
Cambi di tempo, energia a profusione, come in “Visionary”,
dove la chitarra si diverte a scalciare le note in lungo ed in largo.
Francamente trovo riduttivo cercare un brano in particolare, perché
tutta la raccolta è piena di ottima musica.
Faccio un sincero mea culpa e chiedo venia a questa band, una sorpresa
ma anche una conferma, ho sempre ritenuto che nel nostro underground
esistono band di notevole interesse e gli Hyaena me ne danno una felicissima
conferma.
Rimediamo all’errore comprando questo gustosissimo “The
Best”. Scusate Hyaena! MS
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