Siamo al terzo sigillo per la band laziale, che si è fatta
notare coi lavori precedenti. Musicalmente si muovono tra classico
prog, neo prog e space rock, qualche tocco jazz e con una vena sinfonica
di fondo, che rende molto accessibile il tutto. Il disco, prevalentemente
strumentale, viene arricchito dal contributo vocale di Jenny Sorrenti
in un brano e di Alessandro Corvaglia in altri due.
I
brani spiccano per la coesione che la band dimostra, buona anche la
registrazione e tutto funziona a dovere, con una scaletta che riesce
a mantenere sempre viva l’attenzione, cosa che non è
scontata, soprattutto quando ci sono lunghe parti prive di canto.
Alcuni momenti sono veramente riusciti e spiccano, ma tutto il lavoro
convince.
Apofenia è un prodotto per estimatori del prog, che però
ha il pregio di essere accessibile anche ad un pubblico più
vasto. GB
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