Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI IVORY TOWER (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

Siete al vostro secondo disco in studio, cosa è cambiato dal primo lavoro?
La nostra casa discografica e il nostro management hanno svolto davvero un grande lavoro per il primo disco! Grazie a questi sforzi, sia come gruppo che come musica, siamo potuti diventare un po' più famosi. Secondariamente abbiamo imparato molto dalle esperienze che abbiamo fatto e questo ci ha permesso di lavorare molto più velocemente in studio (facendoci anche risparmiare un bel po' di soldi) il che ci ha consentito di avere più tempo da dedicare ad aspetti più prettamente connessi con la musica come lo studio delle linee vocali e dei cori. Nonostante questi elementi positivi dobbiamo però constatare che è diventato più difficile esibirci dal vivo. Due anni fa ricevevamo molte più telefonate da molte agenzie diverse che ci chiedevano di suonare a delle serate o all'interno di alcuni festivals, ma adesso non riceviamo altrettante chiamate e se spediamo loro del materiale sembra che non siano più interessati. Il fatto è che non hanno gradito i piccoli cambiamenti stilistici rispetto al nostro primo disco. In realtà abbiamo solo dato maggiore risalto alle chitarre a scapito delle tastiere. Ascolta... funziona alla grande! Nel processo compositivo ho scritto dei riffs e delle canzoni molto più guitar oriented. Inoltre abbiamo cercato di aumentare le influenze class metal, ad esempio inserendo le chitarre gemelle negli assoli e la nostra musica non è mai stata così perfetta e diretta come oggi.

Siete soddisfatti del vostro nuovo disco?
Certo!!!! L'album contiene delle canzoni grandiose e anche la produzione è stata eccellente. Abbiamo ricevuto delle recensioni entusiastiche in tutto il mondo e cosa più importante di tutte ci divertiamo un sacco a suonare i nuovi pezzi dal vivo.

Quali sono i soggetti che preferite per le vostre canzoni?
Ci ispiriamo a molto soggetti differenti. Andre scrive principalmente riferendosi a cose reali, fatti che ci hanno colpito personalmente o che hanno colpito nostri amici o comunque che riguardano la società in cui viviamo. Egli preferisce storie tratte dalla realtà, niente a che vedere con la fantasy e ad esempio con i draghi. La canzone "Game of Life" parla della violenza subita dalle donne. "Beyond the Stars" tratta di una persona che sta morendo e descrive gli aspetti psicologici che questa persona sta affrontando in questo determinato frangente. "Treehouse" descrive il ritorno alla casa natale di una persona e di come ha imparato a perdonare i suoi famigliari per il male che gli avevano fatto.

Nel vostro sound mi sembra di ritrovare tutta la migliore tradizione germanica. Quali sono le band che più vi hanno influenzato?
Ci sono davvero molte bands che ci hanno ispirato. Ma credo che tu ti riferisca in particolare all'uso della voce nelle nostre canzoni. Anzitutto Andre è stato influenzato dagli Helloween di Michael Kiske, ma altrettanto importanti nella sua formazione sono state le bands storiche come i Judas Priest di Rob Halford e gli Iron Maiden di Bruce Dickinson. Invece, per quanto mi riguarda, ti posso citare le seguenti bands: Saga, Dream Theater, Savatage, Fates Warning, AC/DC, Kansas, Gentle Giant, Pink Floyd, Whitesnake, Robben Ford, Mike Stern, Chick Corea... e tanti altri. Gli altri membri del gruppo amano ascoltare cose differnti come Bad Religion, Gang Green,..... e qualche volta anche gli Offspring.

Vi sentite più legati al metal o al progressive?
E' difficile dirlo, penso comunque che siamo molto personali. Credo anche che non ci sia un confine marcato fra Heavy Metal e Progressive Metal, perché oggi giorno tutte le case discografiche usano i termini prog metal e prog power metal per descrivere i propri gruppi. Mi accade sempre più spesso, quando vado nel mio negozio di dischi preferito e ascolto dei nuovi CD, di pensare che sto sentendo del fottuto eighties sound! Le compagnie usano il termine prog perché è molto popolare e di moda con la speranza che il disco venda di più. Noi siamo collegati a entrambe le scene, come molte altre bands, perché cerchiamo di combinare molti stili differenti nella nostra musica mantenendo una solida base metal.

Cosa pensate del successo che sta avendo la nuova scena prog e sinfonica?
Penso che sia fantastico, ma allo stesso tempo rende difficili le cose in quanto ci sono molti gruppi emergenti che suonano questo genere. Comunque, qui in Germania, oggi il genere più in voga è lo speed melodic metal.

Quindi pensate che attualmente ci siano troppe band nella vostra scena musicale?
Si, certo ci sono troppi gruppi, ma molti di loro hanno un handicap. Suonano sì della buona musica, ma quasi sempre il cantante non è abbastanza valido e questo pesa enormemente sul feeling che trasmette il gruppo. Io penso che le chiavi per il successo siano la qualità della musica abbinata alla presenza scenica del gruppo.

Cosa ci puoi raccontare della vostra amicizia con i Mob Rules?
Dopo aver registrato il primo album abbiamo fatto una tournée insieme nella Germania del nord. Sono dei ragazzi in gamba e ci siamo divertiti molto insieme. Il prossimo fine settimana apriremo per loro al Wacken Open Air.

Avete dei progetti comuni?
Si, stiamo programmando per il prossimo disco di inserire un brano con una formazione all-star alla quale anche loro parteciperanno.

Che progetti avete per il futuro?
Come ti dicevo stiamo già pensando alla produzione del prossimo album, inoltre, stiamo cercando di suonare come support band per un tour in Germania o in Europa.

Suonerete anche in Italia?
Si ci piacerebbe, se potessimo farlo!! Vorremmo veramente poter suonare ovunque. Ma è così difficile, perché tutto è sottomesso al business. Tutto diventa facile se riesci a vendere molti cd, questo serve a sostenere gli sforzi economici richiesti dall'organizzazione di un tour. Occorrono un fracco di soldi per pagare i tecnici, il trasporto, gli alberghi, le assicurazioni, le spese quotidiane e così via... Così abbiamo bisogno del supporto finanziario della nostra etichetta e di aver venduto più di 20 cd in un paese. Comunque spero in futuro di avere la possibilità di suonare in Italia, magari ad un festival.

GB

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