Il tastierista polacco Slavomir Maria Nietupsky nel 2017 dà
vita a questo progetto il cui nome viene dal gelsomino, un approccio
alla natura che in qualche misura vuole permeare la musica prodotta.
Nasce un’amicizia proficua con l’italiano Andrea Boccarusso,
polistrumentista, che parteciperà alla realizzazione del primo
album. Elixir è il secondo titolo prodotto, un Ep di sei tracce,
con l’aggiunta di quattro remix tratti dal precedente lavoro.
Le note biografiche riportano che le fonti di ispirazione sono da
ricercare nei lavori di Robert Miles, Jean Michel Jarre, Mike Olfield,
Pink Floyd ed Enigma. Il risultato è una specie di trip hop
dal sapore ottantiano, con un garbato mix di elettronica e rock su
tempi sincopati al limite del ballabile. Giri di tastiere sovrapposti
creano più strati, da quelli più incisivi a quelli più
cosmici, ci sono pezzi strumentali e altri narrati o cantati col contributo
di diversi ospiti. Spicca in particolare l’apporto della cantante
Karolina Andrzejewska e del chitarrista Marek Depa. I nomi ricordati
sono altisonanti e si tratta di musicisti che hanno lasciato il segno,
al momento le cose proposte dai Jasmeno dimostrano di ispirarsi ma
non di eguagliare i mentori. Sicuramente il lavoro di Miles è
il riferimento più importante, è però presente
una ricerca di soluzioni melodiche troppo “facili”, che
puntano ad arrivare subito all’ascoltatore senza colpire veramente
a fondo.
Ci sono buone potenzialità tecniche ma il cammino sembra al
momento ancora lungo per pensare di lasciare un segno incisivo. Bisogna
aspettare i prossimi lavori per capire davvero di che pasta è
fatto. GB
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