| Jodi Essex è una cantante americana molto agguerrita, ha un’immagine 
            forte e una sincera passione per il rock, che vede come un energico 
            mezzo di liberazione. La sua musica fonda le radici nell’hard 
            USA, Bon Jovi, Def Leppard (che sono inglesi, ma hanno sempre avuto 
            un sound americano) e un po’ tutto l’arena rock. Ha una 
            produzione ancora limitata, diversi singoli e un album. Musicalmente 
            è accostabile ad artisti come gli Skillet, Disciple, Flyleaf 
            e Ledger. Ha però una caratteristica che la contraddistingue, 
            appartiene al CCM (Contemporary Christian Music), ovvero al circuito 
            di musica di ispirazione cristiana, quindi i suoi testi contengono 
            messaggi espiciti.
 
 Detto questo possiamo analizzare la sua musica, in genere mi occupo 
            in modo marginale dei testi, non per mancanza di motivazione, ma per 
            la quantità di musica che ascolto normalmente. In questo nuovo 
            Ep di sei brani la Essex sfodera da subito una energia contagiosa, 
            al primo ascolto e senza aver letto ancora nulla sul suo passato ho 
            pensato subito agli Skillet e alla loro carica contagiosa. La produzione 
            dei brani è curatissima e si sente che è stato fatto 
            un grande lavoro. I brani sono tutti costruiti per catturare l’ascoltatore, 
            con quel piglio piacione tanto amato dagli amanti del genere AOR, 
            riff di chitarra secchi e tanta potenza vocale, con una sezione ritmica 
            che pompa a dovere. I brani sono vari e troviamo anche una ballata 
            e un brano quasi gospel (rock), tutti con melodie facili da cantare.
 
 Jodi ci sa fare, ha tanta grinta e ascoltarla è un piacere, 
            il suo impegno sociale per qualcuno può essere un limite, ma 
            se vi piace il buon rock adrenalinico non resterete delusi. GB
 
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