Privacy Policy Cookie Policy

Rock Impressions

Miguel Kertsman - Paradoxes MIGUEL KERTSMAN - Paradoxes
Selfproduced
Genere: Prog


Immagino che il nome di questo musicista sia poco noto, e mi piacerebbe sbagliarmi. Nato in Brasile si è poi trasferito negli States dove si è diplomato in conservatorio. Le uniche informazioni sul suo curriculum le ho trovate in una pagina in danese di wikipedia, e posso dire che vanta un passato di tutto rispetto, in particolare in ambito neoclassico e in colonne sonore.

In questo suo album però infonde tutto il suo amore per il rock, in particolare quello progressivo. Essendo un tastierista è facile fare paralleli con Emerson, Wakeman, Moraz e altri, ma è evidente anche l’amore per la musica classica, per il jazz e per le colonne sonore, a tutto aggiungiamo che cita i Pink Floyd e la psichedelia e c’è pure un tocco della musica brasiliana. Detta così sembra un guazzabuglio di ingredienti invece la grande abilità mostrata da Miguel è quella di essere riuscito a fondere tutti questi ingredienti in un album sorprendentemente ricco. Per spiegare bene ogni dettaglio di questo lavoro bisognerebbe fare un track by track però, se non sono riuscito a convincervi che si tratta di un disco di assoluto valore, finirei col ripetere più volte quello che ho già detto sopra.

Il disco è in buona parte strumentale ma ci sono anche brani cantati. In definitiva questo lavoro ci mostra che, al di là delle possibili etichette, la musica è “una” e quello che conta davvero è l’anima che il musicista esprime. Kertsman ci ha mostrato di essere davvero un grande musicista. GB


Indietro a Ultime Recensioni

Indietro alla sezione K

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Art | Chi siamo | Live | FTC | Facebook | Born Again |