Sono insieme da tredici anni e hanno realizzato cinque album col presente,
anche se uno è un live e un altro è un Ep. La ricerca
sonora di questi musicisti percorre strade diverse per unire in un
unico crogiolo metal, doom, psichedelia, con parti più morbide
e altre roventi come lava. Tutto è elaborato con una tensione
progressive, la voglia di esprimere un linguaggio personale, che distingua
la loro proposta. Obbiettivo che sembra alla portata del gruppo, anche
se abbiamo diversi esempi di band che si muovono su queste coordinate
come i Pain Of Salvation o i Green Carnation, per fare due nomi.
Musica che alterna parti lente e apocalittiche ad altre vorticose,
con chitarre dense, dai suoni avvolgenti e ipnotici, un metallo post
moderno ricco di enfasi dark. Una forma di nuovo romanticismo che
riflette sulle tensioni attuali, raggiungendo spesso dei livelli abbastanza
disperati, come un grido che chiede di essere ascoltato.
Con mano potente i Krakow ci guidano in un mondo tormentato, un posto
poco adatto ai deboli di cuore. GB
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