Quiet Collision è il terzo album per questi ragazzi canadesi
che puntano a conquistarsi un posto nel mercato del pop ad alto tasso
di energia.
Si parte con il punk alla Green Day di "Sometimes I Feel",
un motivetto divertente anche se veramente poco originale. Mi aspettavo
che la seconda traccia "Breakwall", seguisse le orme del
pezzo di apertura e invece mi trovo una ballata cantautorale piuttosto
carina e con delle belle linee melodiche nelle vocals. "And Then
I Was" è ancora più pop, ma anche meno indovinata.
Finalmente si torna a rockare in "Down To the Palace", mi
sembra di riascoltare il Billy Joel più grintoso e mi piace
molto la simpatia del pezzo, ma la banalità di "The Way
You Talk" mi riporta coi piedi per terra. Non è certo
scimmiottando gli U2 di Discoteque in "I'm the Factory"
che questi giovani si faranno notare. Gli ultimi tre brani sono più
originali anche se meno immediati, ma non fanno certo brillare questo
lavoro, che resta nei confini di uno stile fresco e carino, destinato
per lo più ad un pubblico molto giovane.
Il Canada ci ha regalato artisti del calibro di Rush, Saga, BTO, Max
Webster, Honeymoon Suite e molti altri ed è a questi che il
mio cuore preferisce pensare. GB
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