Lulu è un disco “divisivo”, criticato malamente
dalla stampa, accolto malamente dai fans dei Metallica, in realtà
è un opera di altissimo spessore, sono convinto che verrà
capito solo dopo diversi anni. Si tratta inoltre dell’ultimo
album composto da Lou. Personalmente mi ha catturato fin dal primo
ascolto.
Reed e i Metallica si sono incontrati nel 2009 e in quell’occasione
decisero di collaborare, Reed propose di elaborare un album sull’opera
teatrale omonima composta dal musicista austriaco Alban Berg attivo
all’inizio del secolo scorso. Ne è uscito un doppio cd
con musiche composte dal cantautore americano. Lulu è oscuro,
tormentato, come lo è molta musica di Reed. Un disco fortemente
cupo e umorale, con i Metallica che infondono un senso di drammatica
forza espressiva, grazie ad un metal non convenzionale e rielaborato
per l’occasione. Ballate spettrali si alternano a brani più
ruvidi, tra rock sperimentale, hard rock oscuro degno dei Black Sabbath
più ispirati e alcuni momenti di puro metal.
Questo è un disco che non mira a compiacere il pubblico, non
c’è nessuna apertura, nessuna concessione, solo furore
e frustrazione, atmosfere strazianti e claustrofobiche, che ad un
primo ascolto risultano disturbanti, come lo era ad esempio il primo
album dei Bauhaus. Non è un disco che punta alle vendite o
a trovare “nuovi” fan, perché risponde ad esigenze
puramente artistiche, una VERA opera rock, che marchia a fuoco chi
la vuole ascoltare senza pregiudizi e preconcetti.
Per approcciare questo disco strabiliante bisogna dimenticare chi
sono gli artisti coinvolti ed accettare la sfida di ascoltare qualcosa
che va a graffiare le nostre sicurezze più intime. Lasciatevi
scomodare da musica fatta per il sincero gusto di fare arte. Ne verrete
arricchiti. GB
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