Il veneto è una terra musicale di frontiera, con artisti che
in varie occasioni si sono dimostrati proiettati oltre i confini nazionali,
perfettamente in linea questo progetto musicale, che fa pensare più
ad un collettivo, che non ad una band. Leader del progetto il bassista
Adriano Barbiero.
Il disco appare da subito particolare, essendo composto da un unico
lungo brano di poco meno di un’ora. Psichedelia, kraut rock,
progressive, jazz, spoken words, kosmiske musik o se preferite space
rock, improvvisazioni, stratificazioni, una specie di complessa opera
o di grande movimento musicale (riferito alla composizione) con utilizzo
di una strumentazione varia e ricca. Non è facile trasportare
in un parole un’esperienza sensoriale che va affrontata in prima
persona, per capirne la portata.
Siamo nel campo della sperimentazione, dell’art rock, non è
una proposta per tutti, ma in questo disco sono presenti moltissime
idee, alcune delle quali potrebbero stupirvi, anche se l’impatto
iniziale richiede un po’ di impegno. GB
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