Nuova formazione di origine meneghina con musicisti non giovanissimi,
nascono come trio e arrivano recentemente all’attuale formazione
che comprende Carlo Fiore alle tastiere, Carlo Giustiniani al basso,
Raffaele Gigliotti alla voce e chitarra e Vincenzo Vitagliano alla
batteria. Con questa nuova line up danno vita al presente album, che
oscilla tra tensioni prog rock e strutture jazzate, prese in particolare
dalla fusion.
I brani sono mediamente lunghi, con una scrittura abbastanza classica,
anche se la band ricerca un sound personale, risultato che riesce
ampiamente grazie ad una stesura nervosa delle parti di chitarra e
ritmiche non usuali. Il cantato in italiano dimostra un grande sforzo
compositivo, anche se rimango dell’idea che la nostra lingua
sia molto difficile da innestare in una metrica ferrea e questo spesso
non premia lo sforzo, comunque apprezzabile, di usarla. I testi in
ogni modo sono profondi e poetici, si ispirano ai nostri tempi e offrono
riflessioni che meritano un approfondimento. Notevoli le parti strumentali,
dove emerge il contributo di ogni membro della band.
Riflessi e Maschere è un bel disco che non delude, sicuramente
il gruppo può crescere e arricchire la propria proposta, ma
siamo già su una buona strada. GB
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