I Mädhouse sfornano il secondo album e proseguono all’insegna
dell’hair metal o glam metal, altri aggettivi usati sono sleazy
e street, ma alla fine sempre di heavy rock ‘n’ roll si
tratta. Riffs secchi e groove anfetaminici a valanga. I riferimenti
sono i classici degli anni ’80, Motley, Skid Row, Poison (citati
dalla band) e io aggiungerei anche il buon Zodiac Mindwarp.
Le quindici tracce presenti nel disco mostrano una band compatta come
una macchina da guerra. Questi musicisti sanno rockare alla grande
e il disco funziona alla perfezione, ovviamente se vi piace il genere.
Non hanno la pretesa di essere innovativi o rivoluzionari, semplicemente
celebrano la musica più anthemica e caciarona di sempre e lo
fanno con proprietà di linguaggio, nel senso che sono efficaci.
Il culto del “sex, drug & rock ‘n’ roll”
ha trovato dei nuovi ministri. GB
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