Manson è diventato un personaggio attivo su molti fronti, il
mondo della musica non poteva contenere le sue ambizioni, così
lo troviamo anche coinvolto nella moda e nel cinema, ma sicuramente
anche altro. Ha reso sempre più scioccante il suo aspetto immagine
per colpire duro, proponendo una trasgressione che non sempre è
apparsa sincera, in fondo è stata un ottimo mezzo per raggiungere
molti fan, soprattutto nell’epoca dell’immagine, dove
apparire è già essere. La sua produzione ha conosciuto
alti e bassi ma è rimasta costante nel tempo e questo nuovo
album segue di tre anni il precedente.
La musica di Manson è sempre stata in bilico tra l’industrial
metal e l’alternative, con una spiccata vena “perversa”
nel cantato. Questo We Are Chaos prosegue senza introdurre grosse
novità. Ascoltando e riascoltando i brani trovo due grandi
punti di riferimento, che come fantasmi mi inseguono traccia dopo
traccia: i T-Rex di Marc Bolan, da sempre icona che ha ispirato miriadi
di artisti, anche in campo dark, e il goth rock di band tipo i Christian
Death, come se questi ultimi si fossero messi a fare glam. Se provate
ad ascoltare il suo nuovo album con le chiavi di lettura indicate
sono certo che mi darete ragione. Poi il mestiere c’è,
trent’anni nella musica non passano invano e l’artista
americano sa come nutrire il suo pubblico.
Le doti istrioniche che hanno reso famoso questo personaggio sono
riproposte nel presente lavoro con la solita verve e i fan ringraziano.
GB
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