Non sono un cultore della musica elettronica, ma mi ha sempre interessato
ascoltare i lavori sperimentali di questo particolare genere musicale,
a partire dai Tangerine Dream, per proseguire poi con le visioni cosmiche
di Schulze, ma quelli erano altri tempi. Poi ci sono stati gli esperimenti
di fine anni settanta dei Throbbing Gristle, che hanno aperto le porte
a quanto è venuto negli anni ottanta. Oggi le produzioni elettroniche
di qualità sono sommerse da un oceano di musica commerciale,
ma nel campo della musica dark e industrial vengono ancora realizzati
lavori di alto spessore. Gli Ohgr sono il progetto di Ogre, leader
degli Skinny Puppy, un gruppo nato nei primi anni ottanta che è
sempre stato portabandiera di una musica elettronica molto ricercata.
Ogre con questo disco si pone in questo ambito di confine della musica
elettronica, con una forte vocazione sperimentale.
Questo album è oscuro, malsano, claustrofobico, carico di una
forza ancestrale tenebrosa, che traspira da ogni solco del cd, del
resto la copertina e il titolo non lasciano molti dubbi sulle reali
intenzioni del nostro. Quindi siamo in linea con quanto prodotto in
passato con gli SP. Ma Ogre con questo lavoro ha cercato di spingersi
ancora più in profondità nel lato oscuro e quello che
fuoriesce dalle casse dello stereo sono buie lamentazioni dal forte
impatto visionario, delle ballate dark senza uno spiraglio di luce,
un inferno musicale scomodo.
Certo non è musica rilassante, anzi è quasi angosciosa
nella sua fredda determinazione a ricreare un’oltretomba musicale.
Di certo è un disco che è bene ascoltare prima dell’acquisto,
ma sulla capacità di Ogre nel ricreare un universo da incubo
non si discute. GB
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