È una vera sorpresa trovare un debutto come questo dei francesi
Onze H30, che si può tradurre come Undici e mezza, il concetto
è quello di un tempo che si è fermato, un’idea
che è anche un’ambizione per questi artisti davvero fuori
dagli schemi, che vorrebbero cristallizzare il tempo con la loro musica.
Il sound di questi ragazzi appare fin da subito sconcertante, unisce
musica folk, rock, hip pop in un mix assolutamente originale (almeno
per me). Possiamo trovare accostati insieme una fisarmonica, una chitarra
elettrica ai limiti del metal, tastiere molto elettroniche, un cantato
femminile sognante, immaginate una versione metal di Bjork, fra i
loro influssi citano Sonic Youth, Nine Inch Nails, Radiohead e altri
nomi ancora ed in effetti loro pescano un po’ da tutti , ma
il risultato è fuori dagli schemi a cui siamo abituati.
Difficile dare delle definizioni o delle coordinate ad una musica
molto libera e visionaria, piuttosto mi piace rilevare che che questo
disco mi è piaciuto, che la musica degli Onze H30 ti entra
dentro come uno stiletto e colpisce con chirurgica precisione. La
fisarmonica fa pensare ad atmosfere molto francesi, talvolta emerge
anche una tromba molto malinconica, la chitarra spesso è distorta
e incalzante, ma non mancano momenti acustici, si può ascoltare
ogni tanto un violino sospeso come un fantasma e poi c’è
una sezione ritmica decisamente rock, su tutto il cantato surreale
della singer, fra ballate metropolitane e notturni inquietanti si
aggirano questi artisti stralunati.
Riuscite ad immaginare il tutto? Penso di no, e se vi piacciono le
musiche fuori dagli schemi vi invito caldamente ad un ascolto, potreste
trovare il sound che avete sempre cercato, ma che va al di la di ogni
vostra previsione. GB
Per un assaggio: http://www.myspace.com/onzeh30
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