Gli appassionati di prog francese sicuramente hanno già sentito
il nome dei Minimum Vital, in attività fin dalla fine degli
anni ’80, e forse anche del progetto medievale parallelo dei
Vital Duo. Dietro a tutto c’è la fervida mente di Jean-Luc
Payssan, una specie di Branduardi d’oltralpe. Questo è
il suo primo disco solista dove ritroviamo vari elementi espressi
anche nei Vital Duo. Ad accompagnare il nostro troviamo il fratello
Thierry alle tastiere, Sonia Nedelec alla voce e Bernard Milon al
violino, che intervengono solo in alcuni brani del cd.
Il disco si compone di quattordici traccie di cui alcune molto brevi,
altre più complesse e strutturate, ma tutte all’insegna
della ricerca musicale tesa alla riscoperta delle musiche antiche,
ovviamente Payssan suona principalmente strumenti acustici d’epoca,
descritti brevemente nel booklet. Grande poesia e incanto, atmosfere
sospese in un passato dimenticato, ma che ha forgiato la nostra cultura.
A volte il disco è un po’ lento, ma questa è musica
da assaporare senza fretta, bisogna lasciarsi trasportare dal piacere
dell’ozio operoso.
Questo non è un disco per tutti, ma tutti siamo eredi di questa
tradizione e andare alle radici della nostra cultura potrebbe essere
un’esperienza indimenticabile, sicuramente arricchente. GB
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