Rock Impressions

Dug Pinnick DUG PINNICK - Emotional Animal
Magna Carta


Dei King’s X si è già parlato molto, non a caso sono una delle migliori bands americane, a confermarlo è arrivato alla fine del 2004 il loro primo splendido live album. I tre componenti nel contempo si sono dedicati ad opere soliste e con questo lavoro possiamo avere un quadro più completo delle personalità presenti nel power trio americano.

Pinnick, manco a dirlo, è l’anima più dura del combo e lo dimostra in questi quindici brani carichi di tensione e di forza. Dug è duro e cattivo, sprigiona rabbia e sfoga la sua energia in un sound che ricalca quanto proposto con i King’s X, amplificandone la portata heavy. Il nostro suona tutti gli strumenti tranne la batteria che è affidata a Joy Gaskill, figlio del compagno Gerry, inoltre si occupa anche di tutti gli aspetti come produzione, registrazione, missaggio e tutto il resto.

Fin dall’iniziale “Crashing” non ci sono dubbi, ma non è che le cose cambino con la successiva “Beautiful”, immediatamente riconoscibili i giri ipnotici di basso e l’andamento stralunato degli arrangiamenti con ben poche concessioni alla melodia. Insomma se vi piacciono i Kings più duri allora questo disco fa per voi. “Noon” è una pausa dal sapore psichedelico, ma l’energia torna a scorrere con la successiva e intensa “Missing”. In “Equal Rights” il nostro prova ad introdurre anche la slide guitar in un giro molto country, pur mantendo il suo tipico sound. I brani si susseguono con una certa linearità, anche se è sempre presente una notevole varietà compositiva, ma le cose più belle e interessanti sono quelle più strane come “Haven’t Been Here Before” (titolo premonitore?) che fa pensare anche ai Primus. E che dire della stralunata “Are You Gonna Come”? Dug è un grande artista! E pensare che il finale è tutto un crescendo visionario che termina in salita con la tirata “Mr. Hateyourself”.

Il cd contiene anche una sezione interattiva con un’intervista di oltre undici minuti e due tracce in versione demo, “Saturdays” e “Die”, questa seconda molto interessante, a completamento di un disco che piacerà sia ai vecchi fan che agli amanti del moderno hard rock. GB

Artisti correlati: King's X, Supershine, The Mob



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