Recentemente il batterista Kimmo Porsti ha preso parte al progetto
Samurai Of Prog ma ha partecipato anche a Paidarion e Mist Season.
Questo è il suo secondo album, che esce dopo una pausa di ben
ventitré anni dal precedente. Lo accompagnano una lunga serie
di musicisti amici di diversi paesi, Italia compresa, un po’
come per altri progetti a cui ha preso parte.
L’album presenta molti stili, se nell’insieme possiamo
definirlo prog sinfonico vicino ai Camel, è vero anche che
troviamo passaggi jazzati, fusion e altri folk, che lo rendono decisamente
vario. L’inizio è quasi pomposo, epico, con una progressione
maestosa che scalda subito i motori. “Heaven’s Gate”
invece è costruita su un bolero, che richiama in alcuni momenti
quello famoso di Ravel, ancora un sussulto epico e teatrale, molto
intrigante il violino. Ma lungo i tredici brani sono molte le atmosfere
proposte, tutto confezionato con grande classe e ottima padronanza
della materia. Prog per palati fini, curato fin nei minimi dettagli
e con un artwork molto dettagliato, firmato per l’occasione
da Nele Diel.
Un disco nella migliore tradizione, musica che fa sognare, può
non brillare per originalità però sono certo che non
deluderà gli appetiti degli appassionati del genere. GB
Artisti correlati: Samurai of Prog, Paidarion
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