Chi ama la musica neo classica con influenze medievali e celtiche,
ma che tiene conto anche dei tempi attuali deve dare un ascolto a
questo gruppo austriaco giunto al quinto album. Il progetto nasce
nel 1991 da alcuni amici diplomati al conservatorio di Mozart di Salisburgo,
in particolare il polistrumentista Michael Popp ha lavorato nel mondo
del teatro prestando il suo contributo fra gli altri anche a Vienna
e Monaco. Con queste credenziali e con una carriera già ricca
di soddisfazioni il trio si presenta nuovamente al pubblico con questo
lavoro.
Le composizioni sono molto gradevoli e scorrono come acqua fresca
in un assolato e caldo giorno estivo. Musica piena di luce e di profumi
che inebriano e incantano l’ascoltatore attento. Il cantato
di Syrah ricorda molto sia Loreena McKennit che Enya ed è molto
gradevole anche se non è particolarmente originale. Le ritmiche
sono sostenute e danno quel tocco di modernità che rendono
attuale la proposta del gruppo. Questa caratteristica in effetti sembra
essere l’asso nella manica del gruppo che con questi stratagemmi
sembra cercare larghi consensi di pubblico, piuttosto che sperimentare.
In un certo senso la loro musica sembra una danza continua.
Niente di male, perché i Qntal non fanno un genere che li renderà
miliardari, ma cercano di dar vita ad una proposta accattivante e
molto gradevole da ascoltare, anche per un pubblico che non mastica
particolarmente i generi a cui principalmente questi musicisti si
riferiscono.
Delle undici tracce proposte non se ne trova una brutta o anche solo
riempitiva e il disco scorre senza cali di tensione. Discreta anche
la produzione che permette di gustare molte sfumature. Certo non è
un album epocale, ma sono convinto che saranno in pochi a non trovarlo
piacevole da ascoltare. Abbandonatevi alla musica dei Qntal e la vostra
anima vi ringrazierà. GB
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