INTERVISTA
AI SAVIOUR MACHINE (versione
inglese)
di Giancarlo Bolther
Abbiamo
atteso a lungo il terzo episodio del progetto Legend, come mai tanto
tempo?
Ho iniziato a comporre Legend Part III in Dicembre del 1998.
La parte finale di questo progetto è sempre stata pensata come
doppio album, pertanto ero consapevole che avrebbe potuto richiedere
il doppio del tempo per completarlo rispetto ad ogni nostro album
precedente. Ho impiegato tutto il 1999 e metà del 2000 per
comporre e arrangiare la musica di entrambe gli albums, mentre ho
composto i testi nella seconda metà del 2000. A questo punto
il mio management e la Massacre Records mi hanno contattato per propormi
di separare il doppio album in due uscite distinte. Sebbene all'inizio
fossi molto riluttante, riuscirono a convincermi che sarebbe stata
la cosa migliore da fare per una serie di ragioni. Tralasciando le
loro ragioni, il fattore decisivo, che mi ha convinto, è stato
che i nostri fans avevano già aspettato abbastanza. Se avessi
mantenuto l'idea originale, di realizzare un doppio album, in questo
periodo mi sarei trovato ad aver realizzato solo metà del lavoro
e il disco non sarebbe uscito sul mercato prima del prossimo anno.
Abbiamo iniziato la produzione del disco in gennaio, che è
terminata alla fine di giugno. Stiamo facendo una breve pausa per
promuovere il disco prima di iniziare con il secondo album. Entro
pochi mesi inizieremo le registrazioni di Legend Part III:II e, se
tutto procede secondo i nostri piani, dovremmo completare il lavoro
per la fine del prossimo anno.
Perché
non avete aggiunto una Part IV invece di dividere il disco in due
parti?
La risposta è semplice: una “Part four” avrebbe
soppresso il concetto di Trilogia a cui tenevamo molto.
Quando e come
è nato il progetto Legend?
La Trilogia di Legend si ispira alle Profezie sulla Fine dei Tempi
contenute nella Bibbia (ndr. il libro dell’Apocalisse di S.
Giovanni in particolare, ma anche altri testi chiamati “escatologici”).
Dopo aver studiato queste Profezie per molti anni, ho avvertito un
bisogno irrefrenabile di tradurle in una interpretazione musicale:
una colonna sonora per l'ultimo capitolo della Bibbia! Nel 1995 ho
“deciso” di perseguire questa visione per due importanti
motivi. Primo, perché era ed è quello che ho sempre
avvertito come esigenza che Dio ha messo nel mio cuore, una specie
di “chiamata” o di missione, che posso non aver capito
in modo completo, ma che devo cercare di seguire con molta fede. Secondo,
in quanto artista, percepisco questa “Profezia” come la
più potente e importante mai scritta e nessuno, fino ad oggi,
aveva osato trasporla in musica in modo così dettagliato ed
esauriente. Percepisco questo progetto come un'imponente sfida artistica.
Quale scopo
vi prefiggete con il progetto Legend, cosa volete comunicare ai vostri
ascoltatori?
La musica è una delle forze più potenti presenti
nell’universo. Ci sono persone per le quali le parole “del
messaggio”, che viene comunicato, sono decisive, per tutte le
altre è sufficiente la carica emotiva contenuta nella musica
per stimolarle ad un livello profondo. Ho sempre coniugato la mia
tensione artistica col mio essere credente e il mio credo si è
sempre riflesso nel mio lavoro. Se i Saviour Machine sono riusciti
a coinvolgere qualcuno o se hanno anche solo raggiunto qualcuno ad
un livello intimo, allora significa che siamo riusciti a testimoniare
la nostra fede e ringraziamo Dio per aver avuto questa opportunità.
Ho sempre sperato che il messaggio contenuto nel nostro progetto artistico
possa essere stato recepito e considerato con serietà dal nostro
pubblico, è un aspetto che mi tocca profondamente e prego di
poter continuare a raggiungere le persone in questo modo per molti
anni a venire!
Sei soddisfatto
delle tre parti che hai già realizzato?
Mi sono sempre sforzato di dare il massimo di me stesso.
Nella realizzazione della Trilogia di Legend, la sfida maggiore era
creare un’imponente Opera Apocalittica con risorse limitate,
con budgets di registrazione indipendenti ed autonomi e forti limitazioni
di tempo. Considerando tutti questi fattori, penso di poter dire che
la realizzazione di questo progetto è stata una sorta di moderno
miracolo! Pertanto sono soddisfatto di quanto abbiamo realizzato fino
ad oggi, ma, in quanto artista, che guarda sempre avanti ed esplora
nuove strade, non posso essere soddisfatto del tutto, forse non lo
sarò mai.
Riesci a accostare
molti elementi sinfonici alla musica heavy, hai una formazione classica?
No, non ho fatto degli studi classici. Si è sempre
trattato di mie sperimentazioni e di miei tentativi, che posso definire
una sorta di esplorazione musicale.
Quali sono
le principali differenze fra i vostri albums, considerando anche i
primi due?
Penso sia opinione comune che Saviour Machine abbiano realizzato
album molto diversi fra loro. La differenza consiste nell’approccio
di ogni disco, che è diverso per ciascuno. Una delle mie principali
preoccupazioni è di non cadere vittima di determinati modelli
artistici, questo succede a molti artisti e ritengo che la loro opera
ne soffra irreparabilmente. Mi stancano quegli artisti che non accettano
la sfida di intraprendere nuove strade espressive. Tutti i miei gruppi
e musicisti preferiti non hanno mai fatto due volte lo stesso disco.
Ho sempre apprezzato questa attitudine, che mostra integrità
e capacità di crescita e credo che noi siamo riusciti ad evolvere
con grande naturalezza negli scorsi dieci anni.
Ho notato che
la vostra formazione ha subito negli anni molti cambiamenti. Cos’è
successo, è difficile trovare le persone giuste per il vostro
sound e restare insieme così a lungo?
Ho sempre considerato i Saviour Machine più come un
progetto che come una band vera e propria. Negli anni trascorsi, sia
il progetto che la gente coinvolta si sono costantemente evoluti.
I Saviour Machine sono un progetto molto esigente, è qualcosa
molto più grande di quanto possa mai diventare un gruppo di
cinque individui che formano una “band”. Le persone sono
venute e se ne sono andate quando era il momento opportuno, non credo
che sia mai stato a causa di inconvenienti. Il progetto Saviour Machine
è stato creato nel 1990 e fin dall’inizio il mio obbiettivo
era di riunire un gruppo di artisti di talento che potesse collaborare
ad una visione straordinaria, una visione con un sound enigmatico
e con sperimentazioni teatrali. Un impegno artistico volto a raggiungere
i confini di un forte impatto spirituale ed emozionale nella musica.
Il nome Saviour Machine racchiude tutto ciò che ho sempre desiderato
rappresentare. Un veicolo per raggiungere il cuore dell’uomo,
una forza di immensa efficacia e potere, un invito perentorio alla
salvezza! Fin dagli inizi nel 1990 ho sempre desiderato che potessimo
evolvere fino a diventare un’entità musicale unica, qualcosa
di irrepetibile e senza tempo, un’entità mistica capace
di parlare con grande intensità al cuore delle persone.
Mi puoi descrivere
come si svolge il processo compositivo all’interno del gruppo?
Quando sviluppo una canzone, comincio a comporre le melodie
e le armonie sul pianoforte, poi passo al computer per il sequencing.
Dopo aver composto tutti gli arrangiamenti orchestrali e dopo aver
stabilito tempi, metratura, chiavi etc… passo il lavoro agli
altri musicisti coinvolti nel progetto perché apportino le
proprie parti e arrangiamenti. Quando ciascun musicista ha sviluppato
e completato la sua parte siamo pronti per iniziare le registrazioni.
Come puoi capire la realizzazione di ciascun album, che compone la
Trilogia di Legend, è sicuramente un processo divora tempo!
Quando ti sei
reso conto di essere pronto per realizzare un progetto così
grandioso, che penso non abbia eguali nella storia della musica rock,
e dove hai trovato il coraggio per affrontarlo?
Non credo che ci sia un artista che possa mai ritenersi pronto
per affrontare un progetto di questa portata. Penso che l’Apocalisse
sia uno straordinario vertice espressivo di tale intensità
e maestosità da risultare di difficile comprensione anche per
molti credenti. E’ un soggetto che molti artisti preferirebbero
non dover affrontare, ma non li biasimo: bisogna essere un po’
folli per voler realizzare un progetto come questo! Il coraggio mi
è venuto principalmente da Dio. Quando sarà stato completato,
potrà ergersi come grande testimonianza della forza, della
fede e della perseveranza.
Dopo un’opera di queste dimensioni, cosa ci dobbiamo
aspettare da voi? Avete altri progetti che desiderate realizzare?
Come artista ti rispondo che solo il tempo può dirlo,
al momento non ho desideri particolari. Da uomo devo dire che la mia
ambizione più profonda è di essere un buon padre per
le mie due figlie, questo è il più importante obbiettivo
per il resto della mia vita!
Quali sono
gli artisti che vi hanno più influenzato?
Le nostre influenze musicali sono molto eclettiche: le grandi
opere rock e i concept albums degli ultimi trent’anni sono da
considerarsi fondamentali per il nostro background. I miei gusti personali
si indirizzano in particolare verso gli artisti più innovativi.
Altre importanti fonti di ispirazione per noi vengono da una larga
cerchia di prodotti artistici provenienti dalla musica Classica e
Operistica, dalla World Music e dalle colonne sonore dei films.
Vi proponete
come una band “positiva” e vi dichiarate “religiosi”,
ma utilizzate un genere espressivo oscuro a differenza delle altre
bands cristiane come i Petra, i Rex e molti altri. Perché avete
scelto un sound così intenso e drammatico per esprimervi?
Cerca di immaginare un qualsiasi artista cristiano che compone
una colonna sonora per l’Apocalisse, è una cosa molto
difficile… I Saviour Machine sono nati proprio per questo, è
il motivo per cui esistono. Ogni nostro sforzo compositivo, la ricerca
degli arrangiamenti, la produzione della Trilogia, hanno come fine
ultimo di trovare il giusto bilanciamento fra ogni singola traccia.
Il mio ruolo e di interpretare ogni capitolo e di farlo vivere attraverso
la musica per creare una rappresentazione musicale visionaria ed emozionale.
Pensi che potrete
registrare in futuro un album di gioia, speranza e amore, un disco
che mostri la bellezza dello sperimentare l’amore di Dio?
Entro pochi mesi inizieremo a registrare Legend Part III:II,
l’album finale della Trilogia. Questo disco sarà il più
difficile da realizzare di tutta la nostra carriera. Mi aspetto, infatti,
che ci vorrà almeno un anno intero per finirlo. Se tutto va
secondo i nostri piani potrà essere pronto per la fine del
2002. Legend Part III:II è incentrato sulle ultime ore della
storia: The Battle of Armageddon, The Return of Christ, The Millennial
Kingdom, The New Jerusalem, etc… I capitoli finali dell’Apocalisse
di San Giovanni daranno vita a circa 80 minuti della musica più
provocatoria, potente e gloriosa che io abbia mai scritto. Sarà
l'opera migliore dei Saviour Machine!
Sarà
possibile rappresentare l'intero progetto Legend dal vivo?
Al momento non ci sono programmi. Il gruppo suonerà
dal vivo in Germania una prima data il 9 dicembre e poi una seconda
in marzo del prossimo anno. Non ci sono altre date in programma a
causa degli impegni di registrazione di Legend Part III:II che inizieranno
fra pochi mesi. Una volta terminata la Trilogia prenderemo in considerazione
la possibilità di fare un intenso tour! Da molti anni ho la
visione dei Saviour Machine che suonano dal vivo l’intera Trilogia
come se si trattasse di un’opera. Questa visione, per essere
tradotta in realtà, richiede che si realizzi una grande concentrazione
di tempo, denaro e risorse umane. Finché questo non si concretizza,
ogni nostra performance potrà solo esprimere una collezione
di nostri brani registrati lungo i dieci anni della nostra carriera.
Secondo te,
perché siete più popolari in Europa che negli USA, il
vostro paese?
Veramente non saprei cosa rispondere. Probabilmente il motivo
è da ricercare nelle profonde radici storiche, musicali e culturali
che avete in Europa.
Conosci la
scena musicale cristiana (ndr. chiamata Contemporary Christian Music),
ti senti parte di essa?
Siamo veramente molto lontani sia dal mondo della musica
Cristiana che dal quello della musica laica. Non mi interesso assolutamente
di entrambe le scene.
Immagino che
per voi sia abbastanza normale suonare con gruppi che divulgano messaggi
negativi, come vi trovate in questa strana situazione, che rapporti
avete con questi artisti?
Non è così difficile come forse puoi pensare,
in fondo la gente è tutta uguale, in senso positivo e personalmente
ho sempre dato valore a tutte le opportunità e le esperienze
che ho vissuto.
Cosa significa
per te essere un artista cristiano in un mondo (quello musicale in
particolare) dove c’è davvero poco posto per Dio e per
il suo messaggio d’amore?
Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile! Lo strano
è che la cosa più difficile contro cui dobbiamo lottare
è il problema delle vendite. In molti hanno sostenuto che è
il messaggio dei Saviour Machine che fa la differenza fra migliaia
di dischi venduti e milioni di dischi venduti, sarà vero? Non
ho mai cercato di diventare ricco con questo progetto. Non penso a
me come ad un “crociato”, ma solo come ad un artista onesto,
disposto a sacrificare il “successo commerciale” per realizzare
dell’arte Cristiana di valore. Non sono il “Messia della
Musica Cristiana”, come sono stato chiamato da molti fans e
da molti giornalisti lungo gli scorsi dieci anni, mi fanno ridere
questi appellativi. Un titolo come questo può essermi stato
affibbiato forse perché sono pochi gli artisti disposti ad
affrontare i sacrifici che le nostre scelte hanno imposto. Ho avuto
la benedizione di poter presentare i Saviour Machine alle persone
che seguono sia la musica cristiana che quella laica, nonostante le
differenze dei due mondi e sono molto grato di questa esperienza!
Le reazioni di fronte alla nostra proposta sono sempre state molto
controverse, ma penso che sia naturale per un progetto di questa natura.
Cosa pensi
della recente tragedia che ha colpito l’America?
Stiamo vivendo un epoca cruciale della storia dell’umanità,
ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre più verso la fine
dei tempi. Come altre milioni di persone in tutto il mondo sono molto
rattristato a causa degli eventi che sono accaduti. Ma per evitare
la facile trappola di accomunare questi eventi con le profezie catastrofiche
sulla fine dei tempi, ho scelto di pregare per questa situazione piuttosto
che cercare riferimenti biblici per parlarne e desidero invitare tutti
a fare lo stesso! La gente non deve disperdere le proprie energie
mentali ed emotive per cercare delle interpretazioni dogmatiche di
questi fatti, ma bisogna stare in guardia con pazienza e discernimento,
senza lasciarsi scoraggiare da quanto sta per accadere. Se sei una
persona di fede, prega per i cuori e le menti di chi ci governa, che
queste persone possano agire con saggezza e discernimento.
Che rapporto
hai con i tuoi fans?
Ho sempre cercato di avere un contatto molto stretto con
la nostra audience, per me è molto importante conoscere le
diverse reazioni della gente e stare in contatto con loro. Solo mi
richiudo un po' quando lavoro ad un nuovo album, ma di solito i fans
lo capiscono.
C’è
qualcosa in particolare che vuoi dire ai tuoi ammiratori italiani?
Grazie di cuore e che Dio sia sempre con voi!
Grazie anche a te, Giancarlo. Ho molto apprezzato l’opportunità
di comunicare con te e con i tuoi lettori.
Statemi bene e che Dio vi benedica!
GB
Recensioni: Legend III:I
Sito
Web
|