Rock Impressions
 

INTERVISTA AD ANDREA SPINELLI
di Giancarlo Bolther

Ciao Andrea, ci puoi raccontare qualcosa di te, della tua formazione e della tua vita quotidiana?
Ciao! Mi chiamo Andrea Spinelli, sono un live painter legato agli eventi dal vivo, in particolare a quelli musicali; sono specializzato nel ritrarre dal vivo i musicisti mentre si esibiscono.
Riguardo la mia vita quotidiana non saprei cosa raccontarti, sono un tipo molto riservato e passo molto tempo a riflettere e ad occuparmi della mia attività di live painter; riguardo i miei studi, invece, posso dirti che si sono conclusi con il liceo artistico, tra l'altro con un bel 60/100. Non ho mai amato molto studiare!

Sei un “live painter”, se dovessi spiegare cosa vuol dire a chi non sa cosa sia?
Avete presente nei vecchi film americani, quando durante i processi venivano inquadrati quei disegnatori che ritraevano l'intera seduta? Ecco, una cosa del genere, solo legata all'ambito dei concerti e degli eventi dal vivo.

Com’è nata questa esperienza? Quando e perché hai deciso di provare a ritrarre artisti mentre si esibiscono dal vivo?
È nato tutto spontaneamente un anno e mezzo fa, un po per gioco, un po per noi e un po perchè il mio percorso artistico era arrivato a un punto morto. Avevo bisogno di buttarmi in qualcosa di nuovo e stimolante.
Un pomeriggio, mentre mi aggiravo per le bancarelle di un mercatino dell'usato, ho preso per le mani un libro ricco di pagine semivuote e ho pensato "Guarda quanto spazio bianco.. sarebbe fico disegnarci qualcosa". Così la sera stessa me lo sono portato ad un concerto e... eccomi qua!

Conosci altri artisti che fanno lo stesso (io ricordo di averne visto uno ad un concerto di Steven Wilson che addirittura lavorava al buio)?
Ne ho conosciuti diversi, ma tutti quanti abbiamo stili differenti ed ognuno la sua peculiarità. Non sapevo che Steven Wilson collaborasse con un live painter; spesso anche io disegno nel buio totale, quindi mando a quel live painter tutta la comprensione possibile (che fatica disegnare al buio!).

Quali sono le tecniche che usi e quanto è difficile catturare l’attimo in un dipinto “live”?
Utilizzo degli acquerelli particolari, già diluiti e a base di china; più che difficile tecnicamente, lo è da un punto di vista "percettivo": sono convinto che sia più importante saper sintetizzare mentalmente ciò che vediamo piuttosto che essere dei maestri nella stesura del colore. Ciò non toglie comunque che saper stendere bene il colore sia una cosa importante!

Dipingi anche altri soggetti, hai una seconda vita artistica o ti dedichi solo al progetto attuale?
Prima avevo una band ma poi si è sciolta; poco tempo dopo ho intrapreso questo percorso artistico e attualmente non ho il tempo materiale per occuparmi di altri progetti artistici. Anche se devo ammetterlo... a volte mi manca tantissimo suonare il mio strumento; la batteria.

All’inizio hai fatto fatica a cominciare quest’avventura artistica? Ad avere la concessione di uno “spazio” per poter lavorare?
Inizialmente mi buttavo in mezzo al pubblico come un qualsiasi appassionato di concerti e disegnavo in mezzo alla gente che pogava; ma in breve tempo qualcuno mi ha dato il La per strutturare meglio il tutto. Pensa che nemmeno volevo averla una postazione io, all'inizio. Che matto!

Ti hanno mai chiesto di fare copertine di album?
Si, ho realizzato la copertina dell'album d'esordio di un cantautore lombardo che si chiama Saimon Fedeli; più recentemente invece ho realizzato la copertina della compilation LIBERA VERAMENTE, una raccolta di grandi artisti italiani uscita su Rolling Stone, in occasione del 10° anniversario dell'ufficio stampa L'Altoparlante.

Come scegli gli artisti da ritrarre, che di solito appartengono alla scena underground italiana?
Negli ultimi mesi ho allargato i miei orizzonti e, oltre ad aver dipinto artisti "mainstream" mi sono dedicato anche ad eventi più "comuni" come congressi o tavoli di lavoro.
Quando sono io a scegliere l'artista da ritrarre, seguo diversi criteri tra i quali sicuramente c'è il valore affettivo che ho nei confronti di quell'artista e la stima che nutro verso di lui.

Ci siamo conosciuti lo scorso anno al MEI e ho visto che l’ultimo anno è stato molto significativo per te e il tuo nome ha cominciato a girare parecchio, sei stato premiato al Lucca Comics, poi a Sanremo e al concerto del Primo Maggio. Come si sono evolute le cose e quando è cominciato a svegliarsi l’interesse per il tuo lavoro?
Hai puntato i fari su un aspetto molto bello del mio percorso, ti ringrazio di averlo fatto perchè mi dai l'occasione di spiegare una cosa importante. Ho cominciato questa esperienza per gioco e nel tempo l'ho vista consolidarsi sempre di più. Ho trovato molte persone disponibili ad aiutarmi e ad ingaggiarmi e da loro ho ricevuto molta forza e molto supporto. Colgo l'occasione per ringraziare tutti. Grazie grazie grazie!
Detto questo, ho concepito il mio percorso step by step, senza programmare troppo a tavolino. Mi ponevo un obiettivo e quando lo raggiungevo me ne ponevo subito un altro. Questo mi ha portato piano piano a situazioni sempre più grandi. Ho messo anima e corpo in tutto quel che ho fatto. Il resto è semplicemente accaduto, fuori dal mio controllo.

Cosa ci puoi dire dei riscontri che stai avendo?
La gente è curiosa e attratta da quello che faccio sottopalco; ho grande empatia con i fotografi e con chi lavora o è appassionato di arti visive. Sono molto soddisfatto di questo aspetto, c'è un continuo scambio di stima reciproca con molte categorie professionali dell'ambiente musicale e artistico.

Quali sono le reazioni degli artisti ai tuoi lavori che ricordi con più affetto?
Sorpresa e sorrisi a 32 denti! È quasi sempre così! E mi fa grande piacere che lo sia. Mi scalda il cuore vedere qualcuno emozionarsi davanti a un mio ritratto inaspettato.

E quelle del pubblico?
Il pubblico è molto curioso! Mi fa un sacco di domande, cerca di capire come io possa riuscire a catturare il momento, quali sono le mie tempistiche, gli strumenti che utilizzo... è fantastico, in particolare mi diverto molto a parlare con il pubblico dei concerti!

Prossimi progetti? Hai un sogno nel cassetto che vorresti poter realizzare?
Lo sto realizzando proprio ora! Vorrei solo continuare a poter fare quello che sto già facendo, crescendo e riuscendo a vivere di questo.

Buon tutto e grazie della tua disponibilità!
Grazie a te, alla prossima!

Presentazione di Andrea Spinelli

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