Rock Impressions

Virgin Black VIRGIN BLACK - Elegant and... Dying
Massacre


Il debutto Sombre Romantic del 2001 di questo gruppo australiano, che non conosco, era stato accolto con grande entusiasmo dalla stampa specializzata europea e devo dire che questo secondo album è all'altezza della fama del gruppo ed è una delle cose migliori che ho ascoltato in questo genere da parecchio tempo a questa parte.

La band miscela vari elementi dal doom metal al gothic con influenze sinfoniche. I brani sono altamente lirici e passano da momenti struggenti e oscuri ad altri carichi di enfasi epica. Il quintetto è capitanato da Rowan London che canta e suona il piano e da Samantha Escarbe, che si occupa delle chitarre e del violoncello, un duo molto motivato che si stà imponendo per la qualità della musica proposta.

Elegant and... Dying è un'opera dark di quasi settantacinque minuti con brani molto lunghi e strutturati. Apre la solenne e sulfurea "Adorned in Ashes" con delle orchestrazioni spettrali da brividi, ma è solo un'antipasto a quanto segue nel disco. "Velvet Tongue" ha un incedere lento con una chitarra maledettamente doom, poi l'atmosfera si cheta e diventa rituale, un susseguirsi di colate laviche e passaggi onirici. "And the Kiss of God's Mouth" prosegue in questa mefitica alternanza di parti ruvide e sofferte ad altre eteree e sospese, ma il finale è da brivido con un crescendo doom veramente irresistibile. A questo punto molti gruppi hanno già sparato le loro cartucce migliori, ma i Virgin Black iniziano adesso ad alzare il tiro ed ecco allora arrivare l'evocativa "Renaissance", un turbine nero di emozioni depressive. I brividi continuano a correre sulla pelle con la lunga "The Everlasting" ed è difficile riassumere oltre diciassette minuti di atmosfere gotiche degne di un classico film dell'orrore. "Cult of Crucifixion" è una track carica di energia negativa, una lenta processione doom dalle tinte forti. Non da meno è la tristissima "Beloved", sorta di marcia funebre. In chiusura troviamo il brano "Our Wings are Burning", meno triste e oscuro dei precedenti, ma con un'atmosfera delicata molto efficace per lenire il dolore fatto emergere dalle tracce precedenti.

Questo disco è stupendo e piacerà sia agli amanti del gothic più energico che ai metallari dal cuore più nero. GB


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