Abbiamo incontrato Lonny coi suoi Modest Midget, un originale progetto
prog, con composizioni personali veramente interessanti. In questo
disco solista Ziblat fa quasi tutto da solo e lascia il prog a favore
di un pop psichedelico e onirico vagamente british. Le dieci composizioni
sono intimiste e poetiche, in questo senso trovo molto azzeccato il
titolo del disco.
Il disco si apre con la delicata “Healing” dominata da
una chitarra acustica e dalla voce di Lonny, atmosfere calde e morbide,
con una bella melodia che ricorda vagamente i Beatles e tutto il disco
si rivela essere ispirato al famoso quartetto, nonostante non sia
un riferimento preciso. “Outta Sight” è più
ritmata, sempre in un clima sognante e per certi versi fanciullesco,
per questo mi viene in mente anche Ayers di Joy of a Toy. Ma non è
un disco che guarda al passato, piuttosto continua la tradizione degli
artisti citati con un tocco di modernità che appare ad esempio
nella seguente “Barby Q”, un brano divertente molto pop.
Un altro autore che mi è venuto in mente è Julian Cope
di Fried, altro grande appassionato della psichedelia. Se ascoltate
con attenzione “Lost & Found” potete sentire tutti
questi richiami che l’autore mette in campo più o meno
consapevolmente, ma che dimostrano un grande gusto.
Tutto il disco si mantiene su livelli decisamente buoni, i brani sono
tutti gradevoli e diversi, Ziblat ha un modo decisamente piacevole
di comporre e se volete regalarvi un momento di musica veramente piacevole
non esitate a fare vostro questo disco. GB
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