Ci sarebbe da scrivere un trattato su questa storica band parmigiana,
che negli anni ’70 contribuì in modo significativo a
rendere grande il movimento prog italiano. Non a caso furono notati
dalla PFM e non a caso ottennero riscontri anche all’estero,
ma lo spazio di una recensione purtroppo non permette grandi approfondimenti.
Il primo nome della band era Immortali, che furono formati tra gli
altri da Bernardo Lanzetti, che aveva vissuto per alcuni anni negli
USA. Lanzetti è uno dei più grandi cantanti italiani,
oggi è ancora impegnato in vari progetti, in particolare è
in formazione coi simpatici Mangala Vallis. Gli altri membri della
band non hanno avuto la stessa fortuna di Lanzetti, ma alcuni sono
comunque rimasti a vario titolo nel mondo della musica. Come saprete
Lanzetti, dopo il secondo album, si unì proprio alla PFM e
questo di fatto portò la band ad un prematuro quanto impietoso
scioglimento.
Gli Acqua Fragile sono uno dei rari esempi di prog italiano cantato
in inglese e questo potrebbe essere un altro elemento di crisi, perché
in Italia la lingua limitò la diffusione del disco, che non
venne distribuito all’estero e quindi non potè nemmeno
espandersi fuori dai patri confini, ma è difficile spiegare
le ragioni del mancato successo di questa formazione, nonostante i
due dischi rappresentino degli esempi ottimi di musica prog.
Il debutto omonimo esce nel ’73 sotto l’attenta produzione
della PFM e di Claudio Fabi, siamo all’apice del periodo d’oro
del movimento e gli Acqua Fragile hanno sicuramente ascoltato tutti
i grandi del genere restando inevitabilmente contaminati, ma riescono
ugualmente a definire un sound personale e intrigante, supportato
anche da un’ottima preparazione tecnica e da una voce caratterizzante
come quella di Lanzetti, che si esprime in un ottimo inglese, grazie
anche alla sua esperienza in America e sapete come il canto sia stato
spesso un punto nevralgico di molti gruppi nazionali. “Morning
Comes” è un brano molto epico, che presenta ottime melodie
e intrecci armonici avventurosi, ci sono accenni sinfonici, una spruzzata
di hard rock e tanta competenza, il sound che ne esce è sontuoso,
spettacolare. “Comic Strips” è più ricercata,
presenta delle dissonanze e dei tempi molto articolati, Lanzetti spicca
con la sua voce e con quel vibrato che lo ha distinto, ma tutta la
band appare in splendida forma, una prestazione sopra le righe. “Sience
Fiction Suite” è molto westcoastiana, ha un incedere
molto folk root e dei bei cori sognanti. “Song For a Picture”
è un bel lento, retto da un sincero gusto per la poesia. Spettrale
è “Education Story”, siamo vicini all’hard
rock, ma al tempo stesso anche alla musica sinfonica, che musica!
“Going Out” ci riporta a ballate oltre oceano, c’è
meno sorpresa, ma resta la classe. Chiude “Three Hands Man”
che ricorda vagamente le magie dei Gentle Giant e dimostra come gli
Acqua Fragile meritassero ben altri palcoscenici, superlativa.
In un certo senso si prova un po’ di malinconia ascoltando un
disco così bello, ma che non ha avuto la diffusione che meritava,
ma è un destino che ha colpito tanti artisti, una serie davvero
lunga. Resta il fatto che abbiamo la possibilità di riscoprirli
con questa nuova ristampa, che non contiene bonus o inediti, ma tanta
ottima musica. GB
Altre recensioni: Mass Media Stars
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