Gli A.C.T sono una piccola fetta di storia del Melodic Prog svedese,
ed il nuovo “Silence” è il quarto sigillo della
loro carriera e primo per Insideout music. Chi ha avuto modo di apprezzare
i precedenti lavori sa già che le loro influenze vagano dai
Saga ai Supertramp, dagli Asia ai Queen. Conseguentemente, si può
parlare di un gruppo coraggioso che si azzarda a varcare certi confini
cosiddetti “sacri”, oppure siamo al cospetto di pazzi
che tentano la strada del successo clonando questo o quel brano? Gli
A.C.T non sono nulla di tutto questo, il quintetto è solo autore
di una musica si popolare, ma intelligente, fatta con la testa e maestria.
Imbarazzante davvero il dover recensire un lavoro del genere, dove
il Pop si lascia deturpare dalle sfuriate Progressive, passando pure
per l’Hard Rock, attraverso tutto quello che emoziona. Questi
svedesi si addentrano in tanti territori, dove è difficilissimo,
sennonché impossibile, poter sfondare, a causa della poliedricità
dell’operato. Non proponibili a chi ascolta Metal, tantomeno
a chi vive di Prog puro, figuriamoci agli estimatori del Pop, con
certe sonorità...
Il disco incomincia bene con “Truth Is Pain”, motivo d’impatto
con un incedere alla Rasmus, “Puppeteers” non è
nulla di trascendentale, ma “This Wonderful World” sa
il fatto suo. Piano, piano l’ascolto cresce d’interesse,
incontrando brani sempre più distanti fra di loro, con coralità
a volte alla Queen e tante buone idee. Non mancano neppure brevi accenni
ai maestri intramontabili del Pop Rock, i Beatles e lo ascoltiamo
anche in “Useless Argument” . Ci sono i Queen in “Call
In Dead” ed è proprio da questo punto che il disco decolla
in un turbinio emotivo maturo.
Questo in sintesi è “Silence”, ennesimo buon disco
Progressivo destinato a finire nel dimenticatoio. Perfetta la sintesi
fotografica dell’artwork dove un bambino che grida, tappa le
orecchie alla bambina che ha di fronte, la quale con il dito avanti
al naso chiede silenzio. Questa è proprio la musica degli A.C.T.
bianco e nero, quiete e tempesta, tutto ed il contrario di tutto.
Consigliatissimo a chi ascolta la musica con passione. MS
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