Il nome di questa band è l’acronimo di Avvocati Del Diavolo,
sono un classico power trio formatosi nel 2007, nel 2009 è
uscito il loro primo album e questo è il secondo. Si sono formati
ascoltando Black Sabbath, Metallica, Foo Fighters, Kyuss e Muse ed
hanno cercato di dar vita ad un alternative metal dal forte impatto,
con venature stoner. Il disco è stato prodotto da Alessandro
Paolucci (Vanilla Sky, Prozac+, Baustelle) e ha contribuito in veste
di ospite il chitarrista Dario Mollo (Voodoo Hill, The Cage, Crossbones),
una nostra vecchia conoscenza.
Divertente l’inizio country metal con “The Good, The Bad,
The Undead”, che fa il verso al film di Leone e ci presenta
un metal alternativo ad alto tasso energetico. Si prosegue con “Lumberjackass”,
si respira ironia mentre i suoni sono decisi e potenti, precisa la
sezione ritmica, mentre il cantante si dimostra all’altezza
del ruolo, immagino che sia difficile restare fermi ad un loro concerto.
Ma la band ha anche un buon gusto per la melodia, ecco allora “Nails”,
che agli elementi precedenti unisce una buona linea melodica. “Lullaby”
mi piace parecchio nelle parti strumentali, meno in quelle cantate.
“Frank-Einstein” è bella cattiva, come deve essere
del buon metal alternativo. “Straightjacket” è
uno dei brani che mi risulta più originale, con buone soluzioni
ritmico armoniche. Il passato stoner torna in “Thunderbird Lover”,
anche se sembra una componente sempre più ridotto nel bilancio
complessivo del disco. La seconda parte del disco è meno brillante,
rimangono ferme le cose già dette, ma i brani sono meno immediati,
non in senso negativo, è che hanno una forza di penetrazione
minore.
Un plauso lo merita anche l’artwork interno al booklet, la grafica
gotico romantica mi è davvero piaciuta. Peccato per il finale
del cd un po’ calante, che non pesa a favore del disco, ma la
prima parte è brillante e piena di buone idee, il gruppo sta
lavorando bene e la tenacia potrebbe dare l’impulso decisivo.
GB
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