Rock Impressions

Aelementi - Una Questione di Principio AELEMENTI - Una Questione di Principio
Andromeda Relix / Lizard
Genere: Prog
Support: CD - 2017


I capitolini Aelementi con “Una Questione Di Principio” sono all’esordio discografico, ma la loro formazione parte dal 2007. In questi anni hanno plasmato la personalità miscelando (proprio come gli elementi della natura, aria, vento, acqua e fuoco) melodia, armonia, timbro e ritmo nel contesto del Progressive Rock. Ricerca e fisicità si manifestano fra le note delle sette canzoni che compongono l’album. Anche il passato ed il presente si scrutano da vicino, cercando di dare alla musica un valore aggiunto per uno sguardo verso il futuro.

Il gruppo è formato da Daniele Lulli (chitarra), Francesca Piazza (voce), Manuele D’Anastasio (batteria), Dario Pierini (tastiere) e Angelo Celani (basso).

Comincia il breve intro dal titolo “Principio” basato principalmente sulle tastiere, trainando verso l’ascolto di “Lontananza”. Ciò che subito appare in evidenza è la cura per le melodie e la raffinatezza di certi arrangiamenti, specie nel gioco vocale maschile/femminile. Un equilibrio fra canzone, Prog e Rock. Da bravo pezzo Progressive Rock al suo interno non mancano di certo cambi umorali e di tempo, anche nelle chitarre elettriche che ad un certo momento fanno anche la voce grossa. Il gusto per la melodia è spiccato, così la composizione è un perfetto equilibrio fra ricerca di assolo con relativa buona tecnica strumentale e la classica e ruffiana canzone italiana, sempre gradevole e funzionale. Si perché in fin dei conti anche il Progster estremista non lo ammette mai, ma gode di certi frangenti melodici di facile memorizzazione.

“Vuoto” è un altro esempio. Ad esempio Le Orme nel tempo ci hanno regalato degli album, specie nella fine degli anni ’70 e negli ’80 in perfetto equilibrio fra questi fattori, gli Aelementi non si distanziano molto da questo modus operandi. Gradisco molto il fatto di spezzare la canzone con efficaci assolo.

Il lato più muscoloso della band scaturisce in “Straniero”, un passaggio quasi nel New Prog, anche lui colmo di cambi di ritmo e comunque sempre sostenuto e condotto dalla voce di Francesca Piazza.

Gradevole e rilassante “Delirio” per poi giungere al brano più lungo dell’album dal titolo “Voce” con i suoi quasi nove minuti. Canzone dal portamento di classe, un andamento cantautorale con un buon swing. Poi come da manuale il ritmo cambia e vai nuovamente con il Prog.

Il disco si conclude con “Addio”, che speriamo invece sia soltanto un arrivederci, perché margini di emozioni all’ascolto di questa musica ce ne sono e di ampi. Ma a parte questi giochi di parole, “Addio” per chi vi scrive è uno dei momenti migliori dell’album, anche se tutto in generale si mantiene su un buono standard.

“Una Questione Di principio” è un album orecchiabile, che risiede a cavallo fra il cantautorato, ed il Prog Rock, una via di mezzo prettamente italica sotto molteplici aspetti. Un album che scorre piacevolmente, la musica deve fare anche questo, soprattutto deve essere di buona compagnia. MS




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