Nuova formazione composta da Andrea Serino alle tastiere, Andrea Ferrari
alla chitarra, Andrea Grumelli al basso e al Chapman Stick e Teo Ravelli
alla batteria ed effetti elettronici, musicisti con diverse esperienze
alle spalle. La formazione è jazz, ma il gruppo nel proprio
sound ha voluto inglobare elementi prog, post rock e ambient, alla
ricerca di un segno originale e moderno, che non guarda al passato,
senza disconoscerlo.
La musica proposta è strumentale e la preparazione tecnica
è evidente, anche se non c’è nessun’auto
compiacimento, emerge subito la sensazione che questi artisti abbiano
cercato di dar vita ad un progetto profondo, che mette a frutto le
singole esperienze alla ricerca di un singolare linguaggio espressivo.
Ne escono brani raffinati e intensi al tempo stesso. Le etichette
diventano superflue, la musica degli Aether è eclettica e intrigante.
Non adatta al “fast listening” richiede attenzione e ripaga
con composizioni ricche di sfumature. Ci sono accenti e sfumature
tutti da gustare.
Non è facile creare qualcosa di nuovo in questo ambito e molti
potranno riconoscere diverse influenze, dal jazz nordico ai King Crimson
fino al noise, ma la cosa che conta è che il disco è
bello da ascoltare. GB
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