Rock Impressions

Alcoholika - La Christo

ALCOHOLIKA - La Christo (Toxicnology Part 1 & 2)
Locomotive
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Gothic Metal
Support: CD - 2006


Ve lo sareste mai immaginato, un gruppo del genere proveniente dalla Bolivia? Eppure, viviamo tempi di grande promiscuità, ove davvero le barriere ed i confini, almeno in ambito musicale, non esistono. Gli Alcoholika (uno dei nomi più brutti, ma proprio brutti, nei quali mi sono imbattuto in tutti questi lustri di frequentazione del variegato universo del music-biz) sono boliviani, della capitale La Paz, per la precisione. A quelle altitudini, i nostri sensi possono subire delle alterazioni, ed è proprio quello che l’ascolto di “La Christo” provoca in noi (suppongo che il disco si titoli così, in aggiunta v’è un “Toxicnology part 1 & 2” perché, pur trattandosi di un solo ed unico ciddì, i nostri sbiellati amici boliviani hanno partito le ventidue tracks diligentemente in due sezioni).

Alcuni dati: current line-up: Viko Paredes voce e chitarre, Vito Paredes (fratello?) basso, Cubi Soria tastiere ed Eduardo Jara batteria. Sono attivi dal 1990, e fino ad ora hanno pubblicato (leggete attentamente!): “Agonia” nel 1995, “Toxicnology” nel 2000, Naciòn Alcoholika” nel 2006… e “La Cristo” nel 1998. Adunque è questa una ristampa? Boh, quel che conta è la musica contenuta, allora…

Qui di carne al fuoco ce ne è parecchia, direi. Ritenete che gli ultimi NIN siano un pochino esausti? Allora “La Christo” fa per voi. Andate pazzi per certo goth-rock-elettro (diciamo alla Apotigma Berzerk ultima maniera…)? Idem! Si passa da pezzi furiosissimi (nessuno tranne l’ultimo, curiosamente titolato “Hiden track”, proprio con una sola d, supera i quattro minuti), come “Toxicnology” o “La bestia” (davvero bestiale) a deliziose (e zuccherose) ballatone gotikeggianti con tanto di voce femminile (“Etienne”, “Desolation”), ed a porzioni rockeggianti che piacerebbero ai The 69 Eyes, pure (“Souffrir)… Eppoi, “Depression” pare scritta proprio dal Reverendo Manson! Temi trattati: vampirismo (ovviamente), sesso (ovviamente), stregoneria (ovviamente). Visitate il loro sito, e concedetegli una chance: che bello esibire ai propri amici questo articolo così esotico (ma attenti, i contenuti sono davvero caustici, essi infatti proclamano: “We are not racists, we hate everybody in the same way!”). AM

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