Ve lo sareste mai immaginato, un gruppo del genere proveniente dalla
Bolivia? Eppure, viviamo tempi di grande promiscuità, ove davvero
le barriere ed i confini, almeno in ambito musicale, non esistono.
Gli Alcoholika (uno dei nomi più brutti, ma proprio brutti,
nei quali mi sono imbattuto in tutti questi lustri di frequentazione
del variegato universo del music-biz) sono boliviani, della capitale
La Paz, per la precisione. A quelle altitudini, i nostri sensi possono
subire delle alterazioni, ed è proprio quello che l’ascolto
di “La Christo” provoca in noi (suppongo che il disco
si titoli così, in aggiunta v’è un “Toxicnology
part 1 & 2” perché, pur trattandosi di un solo ed
unico ciddì, i nostri sbiellati amici boliviani hanno partito
le ventidue tracks diligentemente in due sezioni).
Alcuni dati: current line-up: Viko Paredes voce e chitarre, Vito Paredes
(fratello?) basso, Cubi Soria tastiere ed Eduardo Jara batteria. Sono
attivi dal 1990, e fino ad ora hanno pubblicato (leggete attentamente!):
“Agonia” nel 1995, “Toxicnology” nel 2000,
Naciòn Alcoholika” nel 2006… e “La Cristo”
nel 1998. Adunque è questa una ristampa? Boh, quel che conta
è la musica contenuta, allora…
Qui di carne al fuoco ce ne è parecchia, direi. Ritenete che
gli ultimi NIN siano un pochino esausti? Allora “La Christo”
fa per voi. Andate pazzi per certo goth-rock-elettro (diciamo alla
Apotigma Berzerk ultima maniera…)? Idem! Si passa da pezzi furiosissimi
(nessuno tranne l’ultimo, curiosamente titolato “Hiden
track”, proprio con una sola d, supera i quattro minuti), come
“Toxicnology” o “La bestia” (davvero bestiale)
a deliziose (e zuccherose) ballatone gotikeggianti con tanto di voce
femminile (“Etienne”, “Desolation”), ed a
porzioni rockeggianti che piacerebbero ai The 69 Eyes, pure (“Souffrir)…
Eppoi, “Depression” pare scritta proprio dal Reverendo
Manson! Temi trattati: vampirismo (ovviamente), sesso (ovviamente),
stregoneria (ovviamente). Visitate il loro sito, e concedetegli una
chance: che bello esibire ai propri amici questo articolo così
esotico (ma attenti, i contenuti sono davvero caustici, essi infatti
proclamano: “We are not racists, we hate everybody in the same
way!”). AM
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