Rock Impressions

Alcova - Muscolo Cuore
ALCOVA - Muscolo Cuore
Stigmata Records

Distribuzione italiana: -
Genere: Rock
Support: CD - 2009

A volte basta poco... Buone canzoni, testi interessanti, elementi quali melodia ed ardore espressivo ben amalgamati. Ma che musica suonano gli Alcova? Rock, cantato in italiano ma ben distante dai saturi clichè che ammorbano buona parte della scena nazionale, eppoi sicuramente non convenzionale, tanto che l'aggettivo alternativo stavolta non pare messo lì a casaccio, tanto per far tendenza.

Questo quartetto meneghino i numeri li possiede, ascoltate "In mezzo al mare" e ri-pigiate il tasto play. Perchè se al primo ascolto vi penetra dritta dritta nel cervelletto, al secondo scoprirà appieno le sue carte. E ne possiede diverse, di vincenti. Madrelingua nell'espressione ma chiara attitudine internazionale nell'esposizione dei temi sonori, tanto che "Muscolo cuore" non sfigura affatto al cospetto di troppi nomi che quotidianamente ci vengono propinati come la next big thing della discografia mondiale solo perchè provengono d'oltralpe. La voce di Francesco Ghezzi è particolare potrà piacere o meno, ma è perfettamente calata, col suo fare declamatorio, nel contesto delle tredici canzoni che costituiscono la track-list del dischetto, ottime si rivelano le soluzioni chitarristiche adottate da Riccardo Cremon, le tastiere di Andrea Spilinga intessono tappeti sonori efficacissimi (geniali in "La collina del vento"), Marco Nebuloni è drummer duttile, le parti di basso suonate dalla guest Elisabetta Gavetti ritmano i brani pulsando come un... cuore! La grinta non manca, ascoltate "Faccia al muro" e sappiatemi dire, i riferimenti ai migliori Litfiba affiorano in un contesto comunque di grande personalità. Già, perchè agli Alcova, mi ripeto, non manca una identità delineata, che fa affiorare un back-ground variegato non limitato ad un genere, inserendo con gran naturalezza nelle loro composizioni elementi diversi (chitarre wave che s'innestano su basi che paiono mutuate dai RHCP, aperture pianistiche che spezzano l'ardore espressivo di tracce rabbiose, in "Salto" si potrebbero addirittura citare gli iberici Heroes del Silencio!) senza che venga mai meno il senso proprio della canzone. Esercizi di fine equilibrismo sonico sublimati da testi intelligenti, che trascolorano dalla denunzia alla dolcezza senza mai scivolare nel banale, nel retorico o nel lezioso.

Amore, donne, guerra e solitudine, questo, ma non solo, è "Muscolo cuore"! AM

Interviste: 2010

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