Rock Impressions

Allborn - New Rock Generation

ALLBORN - New Rock Generation
Vrec
Distribuzione italiana: Venus
Genere: Heavy Rock
Support: CD - 2011


Gli Allborn sono una giovane band veronese al debutto discografico, la loro storia è ancora tutta da scrivere, intanto danno alle stampe un album fresco, messo sul mercato in un tempo decisamente breve. New Rock Generation è una dichiarazione di intenti, del resto molti ragazzi di oggi hanno genitori cresciuti col rock e quindi hanno cominciato ad ascoltare la musica rock molto presto, facendola in qualche modo entrare nel loro dna, non come la mia generazione, che è cresciuta generalmente ascoltando ben altra musica in tenera età. Il risultato è qui ben evidente, nove canzoni che spaziano dall’hard rock all’heavy metal, cantato in inglese e una padronanza della materia che può sorprendere se non si tiene conto di quanto ho detto prima.

Le canzoni proposte sono nove, si parte con “Life Goes On”, un brano anthemico dal piglio deciso e un po’ ruffiano, buono soprattutto per esibizioni live, non a caso è stato scelto come primo singolo, un brano molto americano e il gruppo sembra girare bene, anche l’incisione permette di ascoltare tutti gli strumenti. La seconda canzone è quella che da il titolo al disco, è un brano più strutturato del precedente, sempre molto hard rock con finale in crescita. “Coma” è una ballad elettrica che vede la partecipazione alla voce di Stefania Parks delle Cherry Lips, che escono in contemporanea con il loro secondo album. Questo brano è più moderno dei precedenti. “Nightmare” invece strizza l’occhio all’heavy metal di scuola maideniana, il gruppo funziona, anche in questo contesto, anche se manca ancora quel qualcosa che faccia la differenza. “I Can’t Resist You” è una via di mezzo fra quanto ascoltato, il piglio heavy rock lo rende piacevole, non mancano dei riferimenti agli Ac/Dc. “Blue Sky” chiama in causa l’heavy blues e mi piace più dei brani precedenti, ma è solo gusto personale. L’hard rock continua a scorrere deciso con “Rock’n Love”, poi è il turno della cover dei Doors “Love Me Two Times”, già apparsa su una compilation tributo uscita lo scorso anno. Pur essendo buona la voce del singer Manuel, non è proprio del tutto adatta al pezzo. La conclusiva “Immortal Dream” è uno dei momenti più articolati del disco, non male per composizione, anche se non suona molto personale.

Nel complesso gli Allborn sono una band interessante, devono ancora crescere e maturare un proprio sound, ma sembrano avere gli attributi per riuscire in questo compito. GB

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