Questa band spagnola è piuttosto unica nel suo genere e si
distingue per un complesso prog molto fusion, spesso strumentale e
dalle forti tinte arabo mediterranee, ma non privo di un certo vigore.
I brani di questo splendido live sono costruiti su delle strutture
ritmiche vicine al free jazz e le tinte orientali danno vita ad una
musica dal grande fascino evocativo, forse un po' troppo lontana dal
gusto di chi si è intossicato di cultura nord europea o peggio
ancora americana, ma lasciarsi avvolgere dalle melodie degli Alquibencil
è un'esperienza straordinaria.
Questo disco dal vivo raccoglie il meglio della produzione del gruppo
e non mancano momenti classici come la suite Floydiana "Waiting
Room", che riporta il sound nei confini di un prog più
digeribile, ma sono i brani più intriganti ed articolati come
"La Presa" e "Hit" a destare il nostro interesse,
senza dimenticare la scoppiettante "Dire: From Serengethi to
Taklamakan", che regalano momenti di prog veramente originale
ed esaltante.
Questi cinque ragazzi, con una formazione che, oltre agli strumenti
classici: chitarra, basso, batteria e tastiere, comprende anche il
sax, hanno creato uno stile affascinante ed unico. Forse molti di
voi non vorranno avvicinarsi a questo disco per mancanza di vero amore
per la musica, ma per me sono una vera rivelazione. GB
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