Stefania Bianchi in arte Alteria, una forza della natura, è
giunta alla prova sulla lunga distanza, il terzo album. Stefania è
conosciuta anche per il suo lavoro come video dj e speaker. Alteria
non è quindi solo una cantante, ma ha una formazione solida,
è una che conosce la musica da dentro e questo è un
valore che si aggiunge al suo naturale talento. Questo suo nuovo disco
è stato scritto a quattro mani con Max Zanotti, artista che
vi abbiamo presentato in occasione del suo secondo album solista.
Insieme lo hanno composto, prodotto e registrato, Stefania è
autrice dei testi e di qualche musica, Zanotti di quasi tutte le musiche.
Il disco in buona parte è autobiografico, Alteria ha abbracciato
l’italiano e lo imbriglia in un tessuto rock incalzante, come
nell’iniziale “Benvenuto Bene”, che tra ritmi sincopati
e ritmi aggressivi ci introduce con vigore. “Apnea” è
più morbida, ma non per questo non graffia, molto belli gli
arrangiamenti, che miscelano il classico rock con sonorità
più attuali, questo lo troviamo anche in altri brani del disco.
Musica attuale, fortemente rock, parola che oggi sembra “datata”
e talvolta guardata con sospetto, ma anche volutamente al passo coi
tempi, non si guarda indietro, al passato, non è un disco nostalgico.
“Punto di Rottura” ha un testo che mi è piaciuto
molto, ci si può riconoscere nella sua fragilità manifesta
e nella musica che sembra ribellarsi. La voce di Alteria è
sempre coinvolgente, dosata molto bene, graffiante dove serve e morbida
quando vuole, come se giocasse coi sensi dell’ascoltatore. Ottime
le musiche e gli arrangiamenti, tutto è curato come si deve
e mi piace soprattutto la modernità di certi passaggi.
Il disco è un continuo alternarsi di momenti trascinanti e
altri più riflessivi, come gli stati d’umore, come la
vita, che, essendo imperfetta, è un continuo cambiamento, e
nel disco di Stefania si può percorrere un tratto di questo
affascinante mutevole divenire in sua compagnia. GB
Altre recensioni: Encore
Sito Web
|