Nell'intrigato mondo del Rock Progressivo italiano degli anni '70,
abbiamo assistito a numerosi fenomeni mordi e fuggi, spesso dalle
realizzazioni a dir poco discutibili. Eppure un certo fascino c'è
sempre, non solo per i collezionisti disposti a tirare fuori centinaia
di euro per una copia di questi dischi stampati generalmente in poche
unità (in questo caso 5.000), ma soprattutto per i stranieri
che a differenza nostra, apprezzano molto di più questo operato
(vedi Giappone). Il Progressive italiano gode dunque di un certo seguito,
specialmente oggi più che allora in diretta, grazie ad internet
(altrimenti questi lp non sarebbero mai stati ascoltati, solo che
da pochi appassionati) ed alla meticolosa Mellow Records, sempre in
prima linea quando c'è da scommettere su piccoli gioielli passati
al tempo in sordina.
I milanesi Alusa Fallax hanno la classica formazione Prog, con giunta
di flauto tanto in voga in quegli anni nel Rock, ma diciamo di fiati
in generale. Sono così composti da Augusto "Duty"
Cirla (voce, batteria, flauto dolce), Guido Gabet (chitarra, voce),
Massimo Parretti (tastiere), Mario Cirla (flauto, sax, corno, voce)
e Guido Cirla (basso, voce).
Nel 1969 si formano e propongono due singoli, ma è nel 1974
che realizzano questo bellissimo lp dal lungo titolo "Intorno
Alla Mia Cattiva Educazione", purtroppo passato inosservato dalla
quasi totalità degli estimatori del genere. Eppure un certo
interesse attorno a loro ha girato, non avrebbero fatto da gruppo
spalla nel 1974 stesso ai Curved Air a Novara e neppure avrebbero
partecipato a svariati festival, come ad esempio quelli Pop di Roma
e Napoli. Eppure anche nel loro caso, come in moltissimi altri analoghi
del periodo, qualcosa non ha funzionato. La scena a cui si ispirano
in base ai loro gusti musicali è quella classica Progressiva
dettata da artisti come Emerson Lake e Palmer, Jethro Tull, Genesis,
Pink Floyd, King Crimson e poi anche Beatles , Deep Purple e molti
altri. Se poi in riassunto andiamo a sentire cosa scaturisce dalla
loro musica non è altro che un risultato molto vicino a quello
del Banco Del Mutuo Soccorso.
Il disco scorre come un concept, una sceneggiatura più che
tasselli a se stanti, la voce di Augusto è roca e graffiante,
non molto distante da quella di Alvaro Fella dei Jumbo. Tengo a sottolineare
la bellezza del brano title track "Intorno Alla Mia Cattiva Educazione",
dove il flauto sale dolcemente in cattedra per poi dare spazio ad
una vigorosa fuga strumentale fra tastiere e cambi di tempo anche
vicini al Jazz. Solo di flauto richiamano inevitabilmente anche i
Jethro Tull. Tuttavia non è un momento che eccelle, è
l'insieme che cammina inanellato senza sosta e con saggia ponderatezza
fra vigore e dolcezza.
In realtà gli Alusa Fallax hanno pure preparato altro materiale
successivo a quegli anni, ma l'avvento della Discomusic e del Punk
hanno fatto si che la decisione fu quella di eclissare il progetto
e la band. Un vero peccato, perché a differenza di molti altri
"mordi e fuggi", qui di materia prima ce n'è tanta!
In conclusione consiglio vivamente l'ascolto di questo album per godere
a pieno del profumo dei nostrani anni '70, un momento magico che non
tornerà più, neppure se vogliamo imitarlo, i contesti
sociali sono improponibilmente distanti. Oggi manca l'aggregazione,
scansata da una tecnologia social network che ci fa sembrare apparentemente
vicini, ma che non ci consente neppure di toccarci ed abbracciarci.
Il freddo futuro è qui, con i suoi pro ed i suoi contro, basta
soltanto saperne cogliere il meglio. MS
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