Vengono da Reggio Nell’Emilia, sono in sei e questo è
il loro primo album. Dal rock blues e dall’hard rock si sono
spostati verso un prog complesso, che ingloba diverse influenze, a
partire dai generi già citati. In questo disco il gruppo ha
cercato di infondere tutta la propria energia in otto composizioni
mediamente lunghe.
“Pleasure in Me” attacca con un riff alla Iron Maiden
dei primordi, che presto però si trasforma in un hard rock
in stile Deep Purple o Uriah Heep, mentre la sezione ritmica crea
vortici prog, non è male anche se forse è un po’
prolissa. Comunque il gruppo appare coeso e grintoso. “Clashing
Stars” contiene molti elementi simili, parti hard rock che si
intersecano con tappeti prog, con una buona linea melodica, anche
se è meno intrigante. In “Dreaming For You” il
gruppo fa emergere tutto il suo lato più dark, ne esce una
partitura onirica molto piena di mistero ed efficace, che piacerà
molto ai seguaci della scuderia Black Widow. L’amore per il
blues riemerge in “Say Man”, si sente che il gruppo ne
ha macinato di questo sporco genere, che conta ancora tanti seguaci.
Il brano però è una suite di oltre undici minuti e c’è
posto anche per partiture molto lontane dal blues, si recupera così
l’attitudine prog, con lunghi assoli e lunghe fughe strumentali,
che in certi momenti mi hanno ricordato vagamente gli Eloy. “Guerra
Mondiale” si apre con un pianoforte dal gusto neoclassico, il
cantato in italiano appare come un omaggio alla grande tradizione
prog nostrana degli anni ’70. “Maybe Tomorrow” ha
una struttura epica molto interessante, un prog vigoroso e avventuroso,
capace di far sognare. “I Walk Alone” è ancora
più dark della precedente, un organo solenne segna i rintocchi
di una passeggiata in lande desolate molto spettrali, poi parte una
sezione hard rock veramente potente, brividi grossi per chi ama le
atmosfere cupe. Comunque anche questa è una suite e ci sono
atmosfere molto diverse, tutte da gustare. Con la finale “Requiem”
si torna in pieno territorio blues, sembra un classico e devo dire
che la band ci sa fare.
Ogni tanto ci sono delle sbavature ritmiche e dei difetti di produzione,
dovuti sicuramente al poco budget a disposizione, che nel futuro dovrebbero
andare a posto. Il gruppo ha delle ottime potenzialità e mi
piacerebbe ascoltare un loro disco realizzato come si deve, credo
che se lo meritino. GB
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