Rock Impressions

Anderson - Take a Bow ANDERSON - Take a Bow
Alkemist Fanatix
Distribuzione italiana: Andromeda
Genere: Post Rock
Support: CD - 2009

Debutto discografico per il trio inglese degli Anderson, una giovane band che si è fatta notare sul web e poi è arrivata al contratto, la cosa insolita è che questi ragazzi sono venuti in Italia per registrare il loro mini cd. Più precisamente ai Forears Studios di Firenze. Cosa abbastanza insolita, perché di solito sono i nostri artisti che sognano di andare all’estero a registrare, ma siamo ben contenti di sapere che le cose possono cambiare.

Questo Take A Bow si compone di sei brani in stile Post Rock molto diretti, il sound della band è abbastanza personale, vengono in mente molti gruppi in generale, ma nessuno in particolare, è il sound del momento, fresco e pieno di energia, ma anche molto malinconico nelle linee melodiche.

I sei brani scorrono bene e si ascoltano volentieri, anche se non si sentono momenti particolarmente memorabili, il gruppo è ancora in una fase acerba, di definizione del proprio sound e si sente, anche se le premesse sono promettenti.
Il primo pezzo è “Chemical and Sparks”, il riff di chitarra di Stu Toms è acido, di chiara derivazione dark punk, il drumming di Lucy Piper è tribale, che contrasta col suo aspetto delicato e carino, poi c’è il basso che pulsa di Ollie Chanter, che si occupa anche del canto. Una formula semplice quanto riuscita, in fondo è il rito del rock che si rinnova e si ripete. “Take A Bow” presenta una chitarra meno tagliente, ma l’impostazione complessiva è la stessa del brano precedente, cambia solo la melodia di fondo, molto anthemico il finale. Stesso discorso per “Reprisal”, gli ingredienti non cambiano. “Seven” è uno strumentale che parte con un arpeggio delicato e intimista, per poi esplodere nella seconda parte del brano, riprendendo il tribalismo di inizio cd. “Shelter” è il brano che ha il maggiore potenziale commerciale, con un giro molto accattivante, sicuramente è quello più convincente di questo cd. “Moniker” chiude il cd senza aggiungere molto a quanto già ascoltato.

È presto per dire se questi ragazzi hanno le doti per lasciare un segno nel panorama musicale, ma sembrano avere la grinta giusta, solo il tempo ci dirà se hanno anche sufficiente personalità. Band acerba con tanta voglia di fare musica. GB

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