Debutto
discografico per il trio inglese degli Anderson, una giovane band
che si è fatta notare sul web e poi è arrivata al contratto,
la cosa insolita è che questi ragazzi sono venuti in Italia
per registrare il loro mini cd. Più precisamente ai Forears
Studios di Firenze. Cosa abbastanza insolita, perché di solito
sono i nostri artisti che sognano di andare all’estero a registrare,
ma siamo ben contenti di sapere che le cose possono cambiare.
Questo Take A Bow si compone di sei brani in stile Post Rock molto
diretti, il sound della band è abbastanza personale, vengono
in mente molti gruppi in generale, ma nessuno in particolare, è
il sound del momento, fresco e pieno di energia, ma anche molto malinconico
nelle linee melodiche.
I sei brani scorrono bene e si ascoltano volentieri, anche se non
si sentono momenti particolarmente memorabili, il gruppo è
ancora in una fase acerba, di definizione del proprio sound e si sente,
anche se le premesse sono promettenti.
Il primo pezzo è “Chemical and Sparks”, il riff
di chitarra di Stu Toms è acido, di chiara derivazione dark
punk, il drumming di Lucy Piper è tribale, che contrasta col
suo aspetto delicato e carino, poi c’è il basso che pulsa
di Ollie Chanter, che si occupa anche del canto. Una formula semplice
quanto riuscita, in fondo è il rito del rock che si rinnova
e si ripete. “Take A Bow” presenta una chitarra meno tagliente,
ma l’impostazione complessiva è la stessa del brano precedente,
cambia solo la melodia di fondo, molto anthemico il finale. Stesso
discorso per “Reprisal”, gli ingredienti non cambiano.
“Seven” è uno strumentale che parte con un arpeggio
delicato e intimista, per poi esplodere nella seconda parte del brano,
riprendendo il tribalismo di inizio cd. “Shelter” è
il brano che ha il maggiore potenziale commerciale, con un giro molto
accattivante, sicuramente è quello più convincente di
questo cd. “Moniker” chiude il cd senza aggiungere molto
a quanto già ascoltato.
È presto per dire se questi ragazzi hanno le doti per lasciare
un segno nel panorama musicale, ma sembrano avere la grinta giusta,
solo il tempo ci dirà se hanno anche sufficiente personalità.
Band acerba con tanta voglia di fare musica. GB
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