Ecco
una band dinamica, frutto della collaborazione di diversi componenti
dei Backfire!, Deviate e Lenght Of Time. Una fusione fra Belgio ed
Olanda per un risultato davvero massiccio. La musica che fuoriesce
dal disco è potente e ben prodotta, un onda d’urto sonora
solo apparentemente scontata. Speed song, Thrash a tratti riconducibile
a Testament e compagnia bella con interventi Nu Metal, fanno di “One
Life One Sentence” un lavoro decisamente più violento
del suo predecessore.
I pezzi sono pressoché uniti l’uno all’altro, “Life
Sentence” è violenta come poche, la successiva “Break
Through” non ci da nemmeno il tempo di riprenderci. Ancora botte
con “Spit It Out” e se vogliamo sentire parvenze armoniose
fuoriuscire di tanto in tanto dalle grida di Danny Belmont e Pat Koenen,
dobbiamo attendere “Bring Down The World”. Come avrete
intuito i cantanti sono due, così come le chitarre, quelle
di Ross Van Geel e Dave Moors. Davvero encomiabile la coppia ritmica
composta dal batterista Igor Wouters e dal bassista Chris Dox. “Carry
On The War” non si discosta da quanto ascoltato fin d’ora,
la peculiarità dei Angel Crew è farci pogare come ossessi.
Da notare una povertà di assoli chitarristici per dedicare
appositamente l’attenzione sulla pesantezza ritmica del suono.
Altra Speed Song la successiva “Dead End Lie”, con interventi
Doom che gravano sull’umore di chi ascolta. I ragazzi sembrano
davvero divertirsi, il genere è questo ed i nostri lo conoscono
a menadito. “Cross The Line” è attaccata al pezzo
precedente ma personalmente ho la sensazione di ascoltare una canzone
unica. La sensazione trova conferma con i conclusivi brani.
Complessivamente un onesto prodotto, senza ombra di dubbio divertente
e pieno di rabbia, per chi ha bisogno di un overdose di adrenalina.
Riconosco la buona fattura dell’operato ma personalmente a tratti
ho sfiorato la noia. MS
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