Rock Impressions

Angra - Aurora Consurgens ANGRA - Aurora Consurgens
SPV / Steamhammer
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2006

Con quindici anni di onorata carriera sulle spalle ecco tornare a noi i brasiliani “dei del fuoco” Angra. Con la straordinaria copertina disegnata dalle matite della portoghese Isabel De Amorim, il gruppo capitanato da Kiko Loureiro continua a navigare mari Power Metal. Questa volta il suono è più potente, con l’intento di soddisfare le proprie esigenze sonore e quelle dei fans e a dimostrare anche che il periodo André Matos (fondatore del gruppo nel 1992 uscito per fondare poi gli Shaaman) è un ricordo più lontano.

Dopo ben centoventi date live per tutto il mondo, i nostri si fermano un momento, ma solo per incidere questi dieci brani che, a differenza del suo predecessore “Temple Of Shadows”, non vanno a formare un concept. Questa volta i testi variano, ma in definitiva vanno sempre a pescare nel calderone della mente umana, dove la psiche a volte gioca brutti scherzi. La band dimostra di essere coesa più che mai, l’affiatamento cresce e si sente, tanto da non far sembrare nemmeno che il disco sia stato registrato in studi differenti.

Potenza trascritta in melodia in “The Corse Of Nature”, anche se tutto ciò può sembrare all’apparenza incongruente. La pulizia del suono esalta i brani, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare, i carioca sono in possesso oltre che di grande tecnica individuale, anche di un elevato gusto per il songwriting. Speed Metal per “The Voice Commanding You”, con sprazzi Helloween, tanto quanto basta per farci muovere al ritmo di musica. Geniale il coro a cappella verso il finale. Enfasi e pathos all’inizio di “Ego Painted Grey”, canzone agrodolce dove l’interpretazione di Edu Falaschi è sopra le righe. A tutta birra anche in “Salvation: Suicide”, così in “Window To Nowhere” dove le mani di Kiko e di Rafael Bittencourt parlano forte e chiaro. Si resta colpiti dalle sonorità suadenti di “So Near So Far”, mentre con “Passing By” ci addentriamo in un turbinio di suoni ed emozioni per uno dei momenti più elevati del disco. Gli Angra si induriscono, ma con eleganza, “Scream Your Heart Out” è esempio di squadra. Chiude l’acustica “Abandoned Fate” questo disco che non esito a definire bello.

Cari metallari, ce ne fossero di “Aurora Consurgens”….. MS


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