Rock Impressions

Anima Mundi - Jagannath Orbit ANIMA MUNDI - Jagannath Orbit
Musea
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Progressive
Support: CD - 200
9

Non conoscevo gli Anima Mundi, la copertina del cd (confesso) mi ha davvero intrigato, ero convinto di ascoltare un disco di Progressive Rock DOC. In effetti così è stato, quando è incominciato il primo brano suite, dal titolo “ We Are The Light” ho avuto un sussulto. Grande musica, ma chi sono questi, i The Flower Kings? Una band che sa suonare e di che tinta! La Musea Records ha scoccato l’ennesimo dardo dal suo arco.

Bene, a questo punto sono convinto che gli Anima Mundi siano svedesi, o almeno finnici, lo stile è questo, molto porta alla band di Roine Stolt. Persino i titoli delle canzoni sono dei riferimenti clamorosi, “We Are The Light” (Stardust We Are), “The Awaken Dreamer In The Soul Garden Dreams The Flower Placet” (e questo è un mix pazzesco di loro titoli), “Toward The Adventure” (Back In The World Of Adventure), “Rhythm Of The Spheres” (Rhythm Of Life)… altro da aggiungere?
In effetti tutto ciò potrebbe far pensare ad un plagio squallido, almeno per come ho impostato io la faccenda. No, invece non è così, la musica degli Anima Mundi ha qualcosa di differente, le sfumature che possiede non volgono verso il freddo o l’oscuro, ma verso una strana e calda sensazione. Da cosa deriva tutta questa solarità è presto svelato, il sestetto in analisi è Cubano! Sorpresi? Ebbene io si, non ricordo a mia memoria una band di Cuba che suona una musica Progressiva importante, (a parte Perfume de Mujer) tantomeno di ispirazione svedese. Ma le sorprese non finiscono qui, tutto l’apporto sonoro ed emotivo è sostenuto dalle tastiere stupende suonate da Virginia Peraza… finalmente una donna in cattedra!
Tutto fila via che è un piacere, senza cali emozionali.

Sette brani di cui tre suite, il sogno di ogni Progsters. La voce di Carlos Sosa è bella e non fa il verso a quella di Stolt, altro punto a favore della band. Le chitarre di Roberto Diaz parlano da sole e la produzione sonora è davvero la ciliegina sulla torta.

Questo è il secondo capitolo degli Anima Mundi, dopo “Septentriòn” del 2002 (Mellow Records), a questo punto non mi resta che cercare questo debutto, sarei un pazzo a farmelo sfuggire. A buon intenditor…. MS


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