Eccomi alle prese col secondo digipack dedicato agli Anvil che segue
la cronologia discografica della band canadese.
"Speed Of Sound" esce nel 1999 e vede la stessa formazione
che ha registrato "Absolutely No Alternative" che, in risposta
alle critiche ricevute, promuove dieci brani che denunciano una maggiore
attenzione posta nel songwriting, questa volta molto più omogeneo
ed incisivo, deciso a riportare il quartetto ai migliori fasti. Sin
dall'iniziale titletrack la band mostra un piglio più sicuro
e 'accattivante', con le successive "Blood In The Playground",
"Deadbeat Dad" e "Man Overboard" che esprimono
una qualità degna di quella dei primi albums. A sorpresa "No
Evil" aggiunge un tocco malvagio e quasi black metal che, secondo
me, stona nel contesto come la successiva e stupida "Bullshit".
Da questo punto sino alla fine gli Anvil tornano a spingere sull'acceleratore
incrementando la qualità ed il piacere.
Nel 2001 esce "Plenty Of Power" dove, a mio modesto parere,
Lips e soci trovano un maggiore equilibrio fra le veloci e sfrenate
cavalcate speed metal e la necessità di offrire quelle pesanti
melodie che hanno reso così inconfondibili classici dischi
come "Metal On Metal" e "Forged In Fire". Non
sento la necessità di passare in rassegna le singole canzoni,
essendo il livello piuttosto omogeneo.
Purtroppo i livelli dei primi anni ottanta non sono più stati
toccati dagli Anvil, ma vi suggerisco di privilegiare questi due albums
rispetto agli altri due ristampati in contemporanea, non credo proprio
ve ne pentirete. ABe
Altre recensioni: Plugged in Permanent + Absolutely
no Alternative
|