Gia nell’osservare l’artwork del disco di questi ragazzi
di Treviso, ho avuto subito la sensazione di trovarmi in mano un disco
interessante. Leggo al suo interno e vedo scritto in rosso con caratteri
più grandi “Mixed by Derek Sherinian” e la cosa
mi incuriosisce sempre di più. Cosa potrebbe avere a che fare
l’ex Dream Theater con questo quartetto? Direi molto, oltre
il fatto che siamo anche nei territori sonori dei Planet X.. L’esperienza
di Derek nel mixaggio è in effetti la ciliegina sulla torta.
Avrete gia capito che “Franticode” è un gran bel
disco di Progressive Fusion, ma la cosa più interessante è
che viene eseguito da una band al proprio debutto. Autori di un demo
dal titolo “Demonstructive”, gli Aphelion si formano nel
2004 e si mettono subito in luce grazie alla qualità di esso.
L’attenta Lizard per l’ennesima volta non si lascia sfuggire
un esordio importante. Noto con estremo piacere che negli ultimi anni,
molte band italiane al primo passo, si presentano con lavori davvero
interessanti, gli Aphelion non sono altro che una piacevole conferma.
I nomi degli strumentisti sono Alessandro Bertoni (tastiere), Enrico
Pintonello (batteria), Sebastiano Pozzobon (basso) e Matteo Gasparin
(chitarra).
Il cd è suddiviso in sette tracce della durata media di sei
minuti e mezzo l’uno. L’entusiasmo mi assale sin dall’iniziale
“Hercoloubus”, anche perché io sono un amante del
Prog tecnico ma allo stesso tempo ricercato, per cui la porta è
gia sfondata. Ecco aprirsi davanti a noi cambi di tempo, passaggi
Hard, acustici….insomma la manna per un Prog fans. Amo molto
il suono caldo del basso di Sebastiano e mi viene in mente un riferimento
che non definirei del tutto azzardato, i Liquid Tension Experiment.
Nel bagaglio culturale della band ci sono anche i King Crimson, non
pochi i bagliori della band di Fripp. La produzione sonora è
soddisfacente, tutto scorre per il meglio, malgrado note su note elargite
a cascata. senza una tregua acustica vera e propria. Non c’è
un brano che eccelle, ascolto dopo ascolto il panorama cambia, ci
sono volte che preferisco “Hybris” per poi cambiare verso
“Primordial Crossbreeding”. Da questo deduco che “Franticode”
va ascoltato numerose volte ed in diversi stati d’animo, ma
soprattutto mi suggerisce che è un disco che elargisce particolari
solo ad un orecchio attento.
Chi è preparato a questa musica ha l’acquisto obbligato,
per gli altri è un occasione nell’ avvicinarsi ad un
genere che potrebbe rivelarsi ricco di sorprese.
Complimenti agli Aphelion e buon ascolto a tutti voi. MS
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