Rock Impressions

Asrai - Pearls in Dirt ASRAI - Pearls in Dirt
Season of Mist
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Gothic Metal
Support: CD - 2007

Siamo al terzo album per gli olandesi Asrai, prodotti ancora una volta da un certo Sascha Paeth. Questo quintetto è composto da tre donzelle e due maschietti ed è autore di un goth metal con cantato femminile, ma molto personale, che ricalca certe strutture ottantiane e le mixa con un’attitudine moderna accattivante e riuscita.

L’opener “Dalilah’s Lie” presenta subito un sound corrosivo, con delle belle linee di basso, che ricordano la miglior dark wave, il cantato invece è molto attuale, una bella apertura, inquietante come un disco dark deve essere. “You’re Hands So Cold” è la b-side del singolo che ha preceduto l’album, anche in questo caso il sound è coraggioso e sorprende un po’ come scelta, il metallo si mescola a soluzioni elettroniche molto suggestive e tormentate, tutt’altro che banali. Dannatamente malinconico e disperato il romanticismo di “Stay With Me”, un brano che ti assale con ondate ricorrenti di riff di chitarra e un bel tappeto di tastiere. “Go” è un po’ più scontata dei brani precedenti, ha una bella musicalità, ma lascia meno il segno, ricorda un po’ i Banshees e i Cure. Piuttosto radiofonica è l’incalzante “Lost”, quasi un esercizio di stile rispetto al resto. “Something I Said” per me è un brano perfetto per un singolo, ha un refrain epico che ti si stampa subito in mente e non ti lascia più. Tenebrosa è anche la dura “Awaken”, con un cantato ai limiti del punk e una veemenza che sorprende. L’altro brano del singolo è “Sour Ground”, riuscite ad immaginare gli U2 in chiave Goth? Beh questo brano potrebbe rispondere alla domanda, davvero divertente e si bilancia molto bene con l’altra track più sperimentale. Quando i giochi sembravano fatti ecco che arriva la complessa “Roses” a dirci che gli Asrai non hanno ancora smesso di darci dentro e verso la chiusura confezionano una canzone che è una vera zampata di classe. Chiude la vorticosa “Chain Me”, con un incedere spettrale perfetto, per porre il sigillo su un album decisamente riuscito.

Pearls in Dirt non è certo un capolavoro, ma è un bel disco, con una track list di gran classe, prodotto ottimamente e suonato con grinta e determinazione. Con gli Asrai le vostre notti saranno un po’ più buie e spettrali. GB

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