Disimpegno,
divertimento, ironia e… messaggi metallari! Signori ecco a voi
gli Atroci, per molti gli Elio E Le Storie Tese del Metal! Citazioni,
richiami a brani famosi, siano essi Pop che metallici. La band si
mostra in possesso di una invidiabile tecnica ed un affiatamento notevole,
si passa dagli Helloween ai Manowar passando per Van Halen, Country,
Rap, Twisted Sister e chi più ne ha più ne metta.
L’accento romagnolo a tratti non fa altro che accrescere la
simpatia dell’ascolto, tutti i pezzi sono piccoli proclami al
Dio Metal, come ad esempio “Fratelli Nella Fede”, ma gli
argomenti trattati sono davvero tanti. Problemi di parenti, con suocere
invadenti? Ci pensa “La Zincatura” a darci una dritta,
anche se estrema! Stesso profilo al problema della capigliatura, risoluzione
definitiva su una ritmica possente ed un ritornello quasi Rap.
Musica Western ed una problematica grave, in Texas non si ascolta
Metal! Parliamone in “Sette Uomini”, geniale ragazzi,
semplicemente geniale. Consegna delle tavole dei dieci Metallamenti
da parte di Ozzy Osbourne in “I dieci Metallamenti” e…
attenzione, possono venire le carie ai denti! Le sorprese non mancano,
specialmente quando ci si imbatte addirittura con un brano degli 883
di Max Pezzali, “Lascia Stare”. Viene da chiedersi: "Ma
che disco è?" Certo è che non dobbiamo considerare
“L’Armata Del Metallo” un capolavoro di Hevy Metal,
ma un campione di simpatia, questo si.
La band comunque si dimostra molto attenta ai particolari ed agli
arrangiamenti, ascoltate “Ragazzi A Pezzi”, con Pupo,
D’Alessio e Al Bano sfottuti bene, bene. Personalmente ritengo
che Gli Atroci siano, più che Elio, gli Squallor del Metal.
Fottutamente vero quello che si dicono “Le Megere”, non
ve lo dico, ascoltatelo... mentre crepo dalle risate quando ascolto
l’adiacente “Nemico Dell’Igiene”, con voce
alla UDO, incredibile, gli Accept che sparano fregnacce!
Sono volgari si, ma con giusta ironia, mai offensivi e sempre dentro
i canoni della decenza, altrimenti non sarebbero stati recensiti in
questo contesto. Mi chiedo ora perché devo privarvi del gusto
della sorpresa, basta così, tanto il senso del disco lo avete
capito. Le idee sono a centinaia, le risate assicurate, ma che aspettate
ad ascoltarlo? Sembra proprio di fare un viaggio immenso nei generi
musicali, allacciatevi le cinture, specialmente strette in pancia,
c’è il rischio che vi sbudelliate letteralmente dalle
risate. MS
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